Mentre prosegue la nostra inchiesta, il presidente AIA Liguria Fabio Vicinanza commenta a sua volta le dichiarazioni degli addetti ai lavori:
Letti i commenti che si sono susseguiti al mio intervento sulla questione della violenza che , a vari livelli , colpisce il mondo arbitrale vorrei cogliere l’occasione per ringraziare chi si è schierato semplicemente a favore dello sport , della sua etica e dei suoi valori.
Chi mi conosce sa che sono una persona ed un dirigente aperto al dialogo e al confronto e pertanto ben venga qualsiasi momento di incontro .
Lo sport è uno straordinario veicolo dove vivere positività non facciamo che diventi manifestazione di ulteriore deriva sociale.
Gli arbitri sbagliano e continueranno a sbagliare perché fa parte della natura umana.
Sinceramente da un punto di vista tecnico non mi sembra di avere un livello inadeguato rispetto alla categoria di utilizzo. Se poi pretendiamo che in terza categoria arbitri un arbitro di eccellenza sarebbe come se si pretendesse lo stesso livello tecnico da società e allenatori. Poi, ovviamente, tutti abbiamo sempre ampi margini di miglioramento ad ogni livello e ambito.
Vorrei che il comportamento irreprensibile fosse una costante di ogni componente a discapito di ogni stress causato dalla trance sportiva e per quanto riguarda noi ...“arbitrale”
Da parte mia , da parte nostra, lavoreremo sempre in tal senso sia per un miglioramento tecnico ma anche comportamentale.
Mi scuso per ogni direttore di gara, osservatore o dirigente arbitrale che abbia potuto trascendere con il suo atteggiamento il ruolo che gli è stato affidato e mi scuso se questo abbia leso a qualsiasi livello chi che sia.
Se poi qualcuno vuole ancora etichettare nell’arbitro il solo problema per un mancato risultato o peggio per il non proseguimento di una attività sportiva non posso che constatare come ciò sia la palese evidenza di come il focus sia semplicemente errato.
Credo che i problemi di una società di calcio siano altri: strutture inadeguate , pochi impianti , costi di gestione , carenza di risorse economiche , la scomparsa di dirigenti e collaboratori animati solo da una grandissima passione e quant’altro.
Forse il mondo dilettantistico dovrebbe veramente sedersi ad un tavolo e affrontare tutto senza campanilismo di sorta ma pensando ai problemi reali.
Noi, come mondo arbitrale, come componente di servizio ci siamo e bene o male lo facciano in oltre quindicimila gare stagionali di ogni livello nella sola Liguria.
Siamo pronti a confrontarci e ad affrontare con gli addetti ai lavori qualsiasi momento franco e leale senza sicuramente nasconderci ... anzi ...
Per cui ripeto ben venga un qualsiasi incontro in tal senso e siamo a disposizione di ogni componente dagli allenatori ai giocatori ai dirigenti e non da ultimo i presidenti disposti a mettersi ad un tavolo da persone di sport.