GLI ARBITRI - Il parere dell'allenatore Marco Martini

A proposito di arbitri, leggo i commenti di addetti ai lavori sull'argomento e rimango allibito dalla profonda ignoranza sul tema in questione.

Quand'è che il mondo del calcio si soffermera' a riflettere sulla figura arbitrale in maniera serena? Quand'è che sostituiremo i giocatori che appena vengono scontrati si buttano in terra gridando e tenendosi il volto?

Quand'è che terremo fuori un giocatore per un turno, dopo averlo sostituito immediatamente, reo di aver preso un giallo per proteste? Quand'è che dimostreremo al direttore di gara che stiamo facendo di tutto per assecondare il suo lavoro invece di pensare a come ingannarlo? Quand'è che fermeremo il gioco invitando il pubblico a non insultare sistematicamente un ragazzo che ha voglia di fare sport?

Quand'è che la nostra cultura ci permetterà di accettare decisioni anche sbagliate senza dietrologie inesistenti. Nel momento che riusciremo a fare tutto questo, sono sicuro che troveremo arbitri più sereni, più disposti al dialogo, più precisi nel prendere decisioni e provvedimenti, troveremo meno arroganza, figlia della paura e della mancanza di leadership, siamo noi che andiamo in campo a costruire l'arbitro, creando un clima di competizione sana, non di guerriglia. Oltretutto lasciare tranquillo il direttore di gara è conveniente, perché non verrà condizionato e porterà a termine il suo compito senza sress aggiuntivo, ma se per accapparrarci 1 o 3 punti siamo i primi a calpestare la nostra dignità di uomini e quella altrui, cosa ci lamentiamo poi a fare? Siamo sempre noi i primi responsabili di ciò che avviene in campo, tranne che in rarissimi casi.

Marco Martini, allenatore