Arriva pronta la risposta di Claudio Ciulli, mister del Cep, dopo le accuse del presidente dello Sporting Ketzmaja:
“Nonostante la vittoria, sono un po' arrabbiato con alcuni miei giocatori per il comportamento antisportivo che hanno tenuto alla fine dell'incontro, poi è successo di tutto... A parziale giustificazione, dico che i miei mi hanno raccontato che alcuni giocatori dello Sporting hanno insultato pesantemente un mio giocatore marocchino. Comunque loro sono fortissimi, hanno provato a vincerla in tutti i modi, noi coperti e grintosi con un portiere strepitoso, in contropiede li abbiamo colpiti. Ti avevo detto che siamo imprevedibili, mi dispiace solo che tute le squadre che ci affrontano si lamentano ancor prima di iniziare.
Riguardo alla mia frase “Io sono l'allenatore del Cep” voglio spiegarla bene. Io alleno e faccio volontariato in un quartiere dove viviamo situazioni difficili, questo è risaputo. Nel calcio poi si prendono e si danno, ma noi non picchiamo la gente. Purtroppo alcuni dei miei ragazzi ogni tanto hanno comportamenti antisportivi e questo non sta bene neanche a me. Abbiamo pensato anche in passato ad escludere qualcuno di loro, ma non ci sembra la soluzione giusta proprio per la realtà in cui viviamo. Noi non vogliamo escludere, ma anzi integrare. I miei ragazzi oggi sentivano forse un po' troppo la partita. Su certi atteggiamenti ci stiamo lavorando, alcuni ragazzi hanno problemi di comportamento, ne siamo consapevoli ma non vogliamo emarginarli. Non siamo rissaioli o delinquenti, nella mia squadra ci sono ragazzi seri, laureati, gente che lavora, e ci mette passione. Stiamo attenti a parlare del Cep, per favore”.