10 DOMANDE (SCOMODE) AI TEMPI DEL COVID.
1) Giusto allenarsi o non allenarsi chi ha ragione ?
1- Indubbiamente a noi tutti farebbe piacere allenarsi, ma credo che in momenti come questo si debba mettere davanti a tutto la salute e quella dei giocatori come quella degli addetti ai lavori non credo vada messa a rischio.
2) Sincero: quando pensi si riprenderà a giocare?
2- Penso che si possa ricominciare con la necessaria tranquillità solo quando la situazione contagi e ricoveri sara' tornata almeno ai livelli delle prime giornate di campionato. In modo definitivo solo dopo i vaccini.
3) Il format andrà cambiato per accorciare la stagione o si deve fare di tutto per arrivare in fondo ?
3- Arrivare in fondo per forza non avrebbe senso, valutiamo piuttosto l'evolversi della situazione e non chiudiamoci a nessuna soluzione.
4) Pensi che qualche giocatore voglia allenarsi o giocare anche o solo per i rimborsi ?
4- No, non credo. I giocatori ci tengono alla loro salute più che ai rimborsi.
5) Le società come usciranno da questa situazione?
5- Non ho idea, certo sostenere delle spese e poi non giocare non e' il massimo.
6) All’inizio di questa storia c'erano gli ottimisti, i pessimisti, i negazionisti. Poi un po' tutti ci siamo arresi (chi più chi meno) alla realtà. Ora come la vedi?
6- Non si tratta di arrendersi , arrendersi mai, ma di saper valutare cosa è il caso di fare e cosa no. Ci sono partite in cui si attacca, altre in cui non puoi far altro che difendere.
7) Che vita e che calcio ti aspetti quando si tornerà , speriamo presto , alla normalità o pseudo tale?
7- Credo che dopo i primi giorni di euforia e fair play poi torneremo vittime del nostro agonismo , mentre nella vita di tutti i giorni ho paura che ci porteremo dietro per un pezzo le conseguenze di questa incertezza.
8) Questo periodo ti sta facendo pensare all’importanza del calcio nella tua/nostra vita o viceversa alla sua nullità rispetto a problemi più gravi?
8- In questo periodo ho potuto dare un'altra accezione alla famosa frase di Sacchi "Il calcio è la cosa più importante fra le cose meno importanti". Ho 56 anni, sono sui campi da una vita, ma non pensavo mi potesse ancora mancare cosi tanto , il campo, il contatto con la squadra. Ora pero' ci sono altre priorita' e anche il calcio deve dimostrarsi all'altezza dei sacrifici del paese. E' giusto cosi.
9) Adani dice ai prof tassiamoci del 5% per i dilettanti ... utopia ?
9- Le buone intenzioni sono sempre accette, in questo caso cercherei di studiare sovvenzioni o crediti per le societa'.
10) Nel calcio dilettanti c è più solidarietà , invidia, riconoscenza , rispetto , poca memoria o egoismo ?
10- Nel calcio come nella vita, c'e poca memoria, ma fra i tanti ambienti di cui una societa' e' composta, lo sport credo sia ancora uno dei migliori in cui vivere e far crescere i nostri ragazzi. Spesso capita di chiedersi cosa lasceremo ai posteri, ebbene oggi forse abbiamo la possibilità di lasciare il nostro senso di responsabilita' se resteremo uniti di fronte a questa partita cosi difficile.