I nostri mari e le nostre coste sono nuovamente teatro di morte. L’ennesima tragedia di migranti in fuga da guerre, violenze e povertà, si è consumata la scorsa notte di fronte al litorale calabrese di Crotone. L’ennesima strage che andava evitata, che poteva essere evitata. I morti si contano già a decine, bambini, donne, uomini, tra di loro anche un neonato di pochi mesi; molte decine i dispersi.
Ancora una volta non possiamo che unirci alle tantissime reazioni di sdegno e cordoglio, sia nel terzo settore che in ambito politico, a partire dalle parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Ancora una volta gridiamo basta! Condanniamo i trafficanti di vite umane, chiediamo ai Governi, all’Unione Europea, agli Stati tutti, di assumere provvedimenti non più rinviabili che fermino questi orrori. Nel Mediterraneo si continua a morire mentre nel nostro Paese il problema più grande, per tanti, continua ad essere rappresentato dalle Ong.
Vicinanza alle vittime, ai dispersi, al dolore delle loro famiglie; un sentito ringraziamento a tutti gli operatori delle forze dell’ordine, del soccorso, della protezione civile, delle amministrazioni locali, impegnati in queste ore nell’accogliere i superstiti e nelle disperate ricerche in mare.