«Le emozioni dei momenti vissuti calpestando l’erba degli stadi, vibranti nel boato dei tifosi e nello spettacolo unico delle gradinate gremite per te, per te che sei lì nel mezzo, a sudare, cercando di dare il massimo, con quel magico numero 10 sulla schiena, sono sempre presenti. Fuochi perenni che non si estinguono, seppur lontani nel tempo. Le loro braci rimangono lì, racchiudono quello che siamo stati. E ci scaldano ancora il cuore».
Il numero 10 sulla maglia rappresenta da sempre, per il tifoso, l’estro, la fantasia, l’imprevedibilità del calciatore che la veste: l’estro della giocata, la fantasia nel trovare soluzioni ritenute impossibili, l’imprevedibilità del gesto fuori dall’ordinario, creando in chi assiste alla partita un’atmosfera di trepidante attesa. In una parola, il 10 concentra la magia che solo il calcio sa regalare, come dimostrato dai più grandi campioni che lo hanno indossato, da Valentino Mazzola a Diego Armando Maradona.
Nei dieci capitoli della sua autobiografia La mia vita da numero 10, Evaristo Beccalossi ci conduce direttamente sull’erba dei campi da gioco di un calcio che non c’è più ma che continua a vivere nel mito, raccontando come solo lui sa fare l’essenza di un ruolo unico, affascinante ed eterno. La sua storia, ricca di aneddoti ed episodi inediti, ci restituisce una vita di sfide, divertimento, traguardi e amicizie vissuta appieno, tra personaggi dello sport e dello spettacolo che hanno caratterizzato un’epoca irripetibile. Forte poi della sua esperienza di opinionista televisivo, il “Becca” non manca di gettare uno sguardo sui tempi recenti, trasmesso con la simpatia e la verve che gli sportivi e gli appassionati hanno da tempo dimostrato di apprezzare.
Evaristo Beccalossi (Brescia, 1956) è stato uno dei calciatori più talentuosi degli ultimi quarant’anni, capace di deliziare il pubblico del calcio con le sue giocate imprevedibili. Trequartista, classico 10, il suo nome rimane legato all’Inter con la quale ha disputato sei stagioni realizzando 30 reti e vincendo uno scudetto nella stagione 1979-1980, l’ultimo conquistato da una squadra composta unicamente da giocatori italiani. Dopo l’attività agonistica ha lavorato nel settore marketing della Sony e dal 2001 al 2014 ha collaborato con l’Inter. Prima della pandemia ha lavorato per un anno come consulente in Cina per l’Università di Weifang. È stato presidente del Lecco per due anni. È capo delegazione da cinque anni della Nazionale italiana 19 e Under 20. In veste di commentatore e opinionista televisivo ha collaborato con Rai, Mediaset, 7Gold, Telenova e Telelombardia.
Eleonora Rossi (Milano, 1996) giornalista, laureata in Comunicazione digitale, dipartimento di Scienze politiche e sociali presso l’Università degli studi di Pavia. Si è occupata di conduzione e scrittura di programmi televisivi in campo sportivo su temi di interesse sociale.