1- Marcello, un bilancio della tua avventura a Vado finora
Ormai sono 4 mesi e mezzo che sono qua. Bilancio sicuramente positivo. Ambiente dove si lavora benissimo, società seria e organizzata, gruppo di ragazzi d'oro che mi seguono in tutto e per tutto. Purtroppo ci manca qualche punto in classifica che ci saremmo meritati, abbiamo raccolto sicuramente meno di quello che ci spettava e c'è un po' di amarezza. Ma sono ottimista.
2- Come hai trovato il livello del girone A della Serie D?
Livello molto buono. Economicamente altri gironi possono permettersi più investimenti, ma ho trovato anche qui società organizzate che si avvicinano al professionismo.
3- Cosa ti aspetti dalla partita di domenica con il Ligorna?
Partita molto difficile, una squadra che sta bene, ha perso l'ultima partita ma veniva da 14 risultati utili, squadra organizzata e allenata bene, davanti a noi in classifica. Fra le due squadre c'è una sana rivalità. Partita tosta piena di insidie, ma possiamo far bene e ce la giocheremo al massimo.
4- E’ uno scontro diretto per i playoff: è quello il vostro obiettivo anche se purtroppo non servono a nulla?
L'obiettivo è quello, poi le annate non prendono la piega che ti aspettavi. C'è stato il cambio di mister, l'infortunio di Lo Bosco. Noi comunque lavoriamo per questo obiettivo a prescindere che possa servire o no. Stiamo comunque alzando l'asticella sia a livello societario che tecnico in prospettiva futura. La società sta crescendo a vista d'occhio, c'è un lavoro alle spalle che sarebbe gratificato dal raggiungimento dei playoff.
5- All’andata finì 0-0: cosa ricordi di quella partita?
Un derby sentito, come sempre.
6- Il campionato lo vince l’Alcione o ci potranno essere sorprese?
La mancata penalizzazione su cui non entro in merito
7- Sei stato calciatore professionista: qual è il ricordo più bello della tua carriera?
Le partite in serie A contro Milan e Juventus sono ricordi bellissimi cosi come l'esordio nella massima categoria. Gli anni più belli sono stati quelli delle promozioni a Treviso (siamo arrivati in A), Latina (da capitano in finale playoff) e Ferrara (a 38 anni ormai vincemmo la C e poi ho smesso). Se devo scegliere una partita dico l'esordio in A col Livorno.
8- Da allenatore, che obiettivi ti sei posto per il futuro?
Nel breve termine vincere la prossima partita. Nel medio, ho investito su me stesso con il patentino Uefa Pro, e vorrei raggiungere categorie più alte. Ma la priorità è trovare sempre società seria.
9- Un giudizio sulla figura di Franco Tarabotto, un presidente come pochi nel calcio ligure che tanto ha fatto per la sua società
La famiglia Tarabotto è centrale in questa società, è un valore aggiunto essendo del territorio ligure, credo stiano facendo un gran lavoro. Presidente molto passionale che tiene tantissimo alla sua squadra nonostante le difficoltà.
10- Da ex giocatore e allenatore della Sampdoria, un commento sulla situazione attuale della squadra blucerchiata?
Situazione non facile. Piazza importantissima dove la gente pretende. Ma nel calcio non è facile dall'oggi al domani ricostruire. Sono fiducioso, chiaro che i tifosi sperano di risalire nel miglior tempo possibile. Per la città avere le due squadre in A sarebbe grande motivo di orgoglio.