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Prima categoria | 24 febbraio 2024, 00:01

TANTI AUGURI A... ROBERTO DE MARTINO "Cassano il più forte di tutti, Picasso un esempio in campo e fuori"

Il mister dell'Atletico Quarto oggi compie gli anni e risponde alle 10 domande

TANTI AUGURI A... ROBERTO DE MARTINO "Cassano il più forte di tutti, Picasso un esempio in campo e fuori"

1- PER IL TUO COMPLEANNO CHE REGALO VORRESTI DALLA TUA SQUADRA ?

Vorrei vedere l’infermeria vuota, vorrei vedere tutti i ragazzi festeggiare felici nello spogliatoio più spesso possibile 

2- OBIETTIVO PERSONALE E DI SQUADRA PER QUESTA STAGIONE ?

Migliorare le performance individuali e di squadra di questo fantastico gruppo che Lelle De Ferrari, Andrea Costantini e Pasquale Annunziata mi hanno affidato a inizio stagione. Portare l’Atletico Quarto più in alto possibile. 

3- SE NON AVESSI GIOCATO A CALCIO O SE NON FOSSE ESISTITO IL CALCIO, CHE SPORT AVRESTI FATTO?

Ampia scelta: windsurf, sci, bici sia in strada che fuori, tennis.. tutti sport che comunque pratico

4 – L'EPISODIO O IL GESTO TECNICO O UMANO DI CUI VAI PIU' FIERO NELLA TUA CARRIERA FINORA, E QUELLO CHE INVECE NON RIFARESTI

Ma guarda, sono fiero di come mi sono sempre comportato in campo e fuori con compagni e avversari, rispettando tutti a prescindere dal ruolo e dall’età. Ho un unico neo della mia lunga carriera di giocatore, preparatore e allenatore, che ogni tanto riaffiora, rievocando emozioni forti e contrastanti che mi porto nel cuore, ma me lo tengo per me. 

5- COSA TI HA SPINTO A SCEGLIERE QUESTO SPORT DA BAMBINO, E COSA INVECE TI POTREBBE CONVINCERE A SMETTERE?

La mia generazione iniziava scendendo in cortile, per strada, su un prato o alla spiaggia; un pallone di qualsiasi peso o colore non mancava mai. Ricordo partite sul lungomare di Pegli rientrando da ballare con gli amici. Non ho scelto il calcio, ci sono praticamente nato dentro e smetterò solo quando la salute non mi permetterà più di praticarlo 

6- CITANDO VUJADIN BOSKOV: MEGLIO UNA NOTTE CON LA DONNA DEI TUOI SOGNI O LA FINALE DI CHAMPIONS SUL DIVANO CON UNA BIRRA GHIACCIATA?

La donna dei miei sogni, se fosse veramente tale, capirebbe che prima e dopo era e resterebbe la mia regina e sarebbe trattata come tale. 

7- DIMMI QUAL E' IL GIOCATORE PIU' FORTE CON CUI HAI GIOCATO O CHE HAI VISTO GIOCARE

Ho avuto la fortuna di incrociare sul campo tanti ex calciatori professionisti che per diletto giocavano con me nella Sud Ovest quali, per citarne alcuni, Attilio Lombardo, Mario Bortolazzi, Ciccio Pedone, Ruotolo, Torrente, Marco Nappi, Murgita, Casagrande e Mauro Picasso, ma indubbiamente e non me ne vogliano gli altri, credo che il più forte in assoluto che abbia mai visto su un campo di calcio in cui fossi presente io sia stato Antonio Cassano

8- AL CALCIO HAI PIU' DATO (ENERGIE, TEMPO, SACRIFICI) O DAL CALCIO HAI PIU' RICEVUTO (GIOIE, VITTORIE, TROFEI) ?

Da questo sport ho avuto tanto: la piazzetta, sui prati o alla spiaggia in vespa o in autobus col pallone sotto il braccio, amici di sempre e nuovi incontri, passione in campo e fuori, serate in pizzeria, allenamenti e partitelle all’ultimo sangue.. cosa sia stato per me il calcio riducendolo alle sole vittorie o sconfitte di un qualsiasi torneo sarebbe sminuente

9- HAI MAI GIOCATO O SCELTO UNA SQUADRA, O FATTO CALCIO ESCLUSIVAMENTE PER I SOLDI?

Per soldi mi sono sempre occupato di altro. Visto che ritengo che fare sport sia prima di tutto divertimento, qualunque sia la disciplina che uno scelga, ho posto alla base delle mie scelte altri valori, probabilmente anche perché non ho mai ricevuto offerte economiche tali da condizionare le mie valutazioni. Per il futuro mai dire mai.

10- FAMMI DUE NOMI, UN CALCIATORE PROFESSIONISTA E UNO DILETTANTE CHE TI PIACE PRENDERE COME MODELLO E SPIEGAMI PERCHE'.

Citerò solo uomini che ho conosciuto in campo e fuori: come professionista indico Mauro Picasso, ex Foggia quello di Zeman con Signori, Rambaudi e Baiano tanto per citare alcuni suoi compagni dell’epoca; l’ho conosciuto come amico e compagno di squadra nella Sud Ovest, squadra amatoriale genovese, un esempio in campo e fuori. Sapeva dare consigli giusti, incitare, lottare come ci fosse ancora Zeman a guidarlo da fuori, mai una parola fuori posto o di presunzione. Un esempio insomma. Nei dilettanti tutti quelli che hanno saputo interpretare con il giusto spirito di sportività, tenacia e serietà la loro carriera agonistica che ho avuto il piacere di conoscere; facendo un nome tra i grandi uomini, prima che validi calciatori che ho conosciuto farei un torto agli altri mille, anche se le mie oltre 330 presenze nel San Giovanni Battista mi portano a pensare a molti dei miei compagni di allora.

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