Con il presidente del Comitato Ligure della FIGC, Giulio Ivaldi, come di consueto andiamo ad analizzare i temi della stagione sportiva appena conclusa, caratterizzata da molti impegni e altrettante soddisfazioni.
Una regione come la Liguria che ha una squadra in serie A, due in B, due in C, e otto in Serie D, rispetto ai numeri effettivi della regione, penso possa vantare un risultato eccezionale dal punto di vista calcistico. Ci sono società che si affacciano per la prima volta a campionati importanti, come l’Eccellenza o la Promozione, significa che stiamo valorizzando il nostro movimento partendo anche dalle categorie inferiori.
In questa stagione abbiamo fatto buoni passi avanti, è stato messo in atto un ulteriore rinnovamento degli impianti, altre strutture saranno rinnovate in città importanti come Savona, lavoriamo su questo aspetto con la massima collaborazione con tutti. Abbiamo numeri in crescita per tesserati e società, sono molto soddisfatto. Abbiamo affrontato i problemi legati alla riforma della legge sui lavoratori sportivo, dopo nostra insistenza siamo riusciti a ottenere alcune importanti modifiche su aspetti che penalizzavano soprattutto le società delle categorie inferiori dei nostri campionati.
Abbiamo portato a termine una riforma del settore giovanile riguardante i campionati regionali che tende a dare maggiore qualità, forse penalizza alcune società ma stiamo cercando di dare possibilità a tutti di partecipare. Resta la criticità dell’attività di base, dove si fatica a gestire il comportamento dei genitori, un problema da affrontare in maniera costruttiva. Siamo contenti dei risultati delle nostre rappresentative, e di alcuni nostri ragazzi che vengono richiesti da società professionistiche. A settembre parteciperemo alla Uefa Region’s Cup giocando sui campi di Sestri Levante e Chiavari dove con Malta, Croazia e Romania ci giocheremo il passaggio del turno.
Siamo entusiasti della promozione della Cairese, notizia fresca di ieri, e per le sei squadre che hanno mantenuto la serie D senza grosse difficoltà, che diventeranno otto con la salita della stessa Cairese e dell’Imperia. Un’impresa che dà lustro al nostro movimento.
In Prima Categoria abbiamo avuto un processo durato alcuni anni, che prevedeva la possibilità per le società di giocare nel giorno preferito fra sabato e domenica e con squadre vicine territorialmente. Dalla prossima stagione ritorniamo ai 4 gironi da 16 che credo siano il numero corretto per questo campionato, distribuiti sempre secondo un criterio geografico.
Per quanto riguarda i playoff, più si scende di categoria non possiamo garantire la promozione certa, si sa in partenza che sono una competizione aleatoria, e ogni anno legata anche alle promozioni e retrocessioni delle categorie superiori. Capisco l’ambizione di alcune società di raggiungere categorie importanti, ma nello stesso tempo occorre anche la capacità e la forza di sostenere l’anno successivo la categoria superiore.
Riguardo la tolleranza zero del Giudice Sportivo messa in atto in questa stagione, devo dire che è stata applicata radicalmente nell’ottica di una riforma sostanziale delle sanzioni, con la quale si pensava di limitare gli atti di violenza. Molte sentenze sono state poi mitigate in sede di ricorso, sicuramente l’obiettivo è rivedere questo aggravamento delle sanzioni.