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Promozione | 06 luglio 2024, 12:06

BUON COMPLEANNO A... ANDREA LENZO

Oggi compie gli anni il presidente della SAMM che risponde cosi alle 10 domande

BUON COMPLEANNO A... ANDREA LENZO

1- PER IL TUO COMPLEANNO CHE REGALO VORRESTI DALLA TUA SQUADRA ?

Vorrei  la conferma che la retrocessione è qualcosa che brucia ancora e da “vendicare” con tutte le forze, pur restando sempre fedeli alla nostra indole e al nostro modo di intendere il calcio. 

2- UN BILANCIO DI QUESTA STAGIONE CALCISTICA ?

Il gioco c’è sempre stato. Ma i pochi punti fatti nel girone d’andata ci hanno penalizzati.  Fossimo stati a scuola, per quanto fatto nel girone di ritorno, ci avrebbero promossi a pieni voti. Diceva quello “E’ la somma che fa il totale”  e per noi il totale ha significato scendere in Promozione. Ma non è un’onta, per carità!

3- SE NON AVESSI GIOCATO A CALCIO O SE NON FOSSE ESISTITO IL CALCIO, CHE SPORT AVRESTI FATTO?

La mia (altra) passione sono sempre state le arti marziali. Ho iniziato con il kung fu con il grande maestro coreano Shi Dae Woung, per poi passare a krav-maga e a un po’ di boxe Da qualche anno la passione si è riaccesa con il taekwondo. A 51 anni mi diverto ancora molto e grazie agli insegnamenti del Maestro Alexis Hernandez della scuola Hung Ki Kim di Genova riesco pure a togliermi qualche soddisfazione nelle gare Master dedicate ai “diversamente giovani” . Insomma, non è mai troppo tardi.

4 – L'EPISODIO O IL GESTO TECNICO O UMANO DI CUI VAI PIU' FIERO NELLA TUA CARRIERA FINORA, E QUELLO CHE INVECE NON RIFARESTI

Mi limito alla sfera sportiva, da presidente di una Associazione sono fiero dei gesti, anche piccoli, di solidarietà che talvolta riusciamo a fare.

Grandi rimorsi o rimpianti invece non ne ho, mi spiace solo per chi nutre sentimenti negativi nei confronti miei o della Samm, magari per trascorsi passati. Io sto a 51 anni sto a posto così.

5- COSA TI HA SPINTO A SCEGLIERE QUESTO SPORT DA BAMBINO, E COSA INVECE TI POTREBBE CONVINCERE A SMETTERE?

Da bambino era l’amicizia con tutti i ragazzi della “piazzetta”, con sfide infinite fin dopo il tramonto e mamme urlanti (sembra un film, ma una volta era davvero così). 

Come presidente smetterò probabilmente quando sarà giusto mettermi da parte per dar spazio a chi potrà far meglio per la Samm. Nessuno è indispensabile, non siamo eterni e presto o tardi tocca a tutti passare la mano. 

6- CITANDO VUJADIN BOSKOV: MEGLIO UNA NOTTE CON LA DONNA DEI TUOI SOGNI O LA FINALE DI CHAMPIONS SUL DIVANO CON UNA BIRRA GHIACCIATA?

Al cuor non si comanda … a voi l’interpretazione.

7- DIMMI QUAL E' IL GIOCATORE PIU' FORTE CON CUI HAI GIOCATO O CHE HAI VISTO GIOCARE

Se parliamo di calcio dilettanti, nelle categorie che mi appartengono ce ne sono stati davvero tanti, ma se proprio devo fare due nomi, dico Bertorello nella Samm e Cattardico come avversario.  

8- AL CALCIO HAI PIU' DATO (ENERGIE, TEMPO, SACRIFICI) O DAL CALCIO HAI PIU' RICEVUTO (GIOIE, VITTORIE, TROFEI) ?

Le società che hanno un settore giovanile e devono gestire pure un impianto sportivo, sanno quanto tempo e organizzazione serva per mandare avanti tutto. La gestione della prima squadra per un presidente è tutto sommato la cosa più semplice, e vittorie e sconfitte passano quasi in secondo piano rispetto al resto. Non so sia proprio un bene, ma è così.

9- HAI MAI GIOCATO O SCELTO UNA SQUADRA, O FATTO CALCIO ESCLUSIVAMENTE PER I SOLDI?

Facendo il presidente e non il giocatore/allenatore, sto dall’altra parte. Devo dire che ho imparato a non giudicare mai a prescindere, perché a volte ci sono situazioni dei singoli che non conosciamo.  In passato mi è capitato di trattare male qualcuno per aver seguito il “denaro”, per poi scoprire che a casa i problemi erano davvero grossi.  

10- FAMMI DUE NOMI, UN CALCIATORE PROFESSIONISTA E UNO DILETTANTE CHE TI PIACE PRENDERE COME MODELLO E SPIEGAMI PERCHE'

Sono vecchio stampo, per me tra i professionisti gli esempi sono Zanetti, Maldini, Del Piero e Totti. Vere bandiere che hanno dato tutto per la maglia.  Scelgo il primo “El Tractor”, ma solo per fede calcistica.

Tra i dilettanti, preferisco limitarmi ai miei e allora il nome – restando tra le bandiere – può essere soltanto uno: il mio capitano, Davide Mortola. Una sola maglia indossata in quasi 30 anni di calcio. Non c’è partita!

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