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Calcio giovanile | 01 agosto 2024, 15:45

GUIDO POGGI " Al Ligorna sono tornato per la passione di Saracco, abbiamo tante cose in comune e non mi sono sbagliato"

L'allenatore della Juniores Nazionale biancoblù si racconta in questa intervista nel giorno del suo compleanno

Un giovanissimo Guido Poggi con Toninho Cerezo

Un giovanissimo Guido Poggi con Toninho Cerezo

1- PER IL TUO COMPLEANNO CHE REGALO VORRESTI DALLA TUA SQUADRA ?

Vorrei preparare il più possibile i miei ragazzi per essere pronti ad esordire in futuro in prima squadra. E' chiaro che parallelamente serviranno anche i risultati, così sarebbe tutto più facile. Obiettivo fare bene a livello di gruppo e a livello di crescita individuale.

2- UN BILANCIO DI QUESTA STAGIONE CALCISTICA ?

Con Under 14 abbiamo vinto il titolo regionale, con Under 16 un bel campionato pur senza arrivare alle fasi finali.

3- SE NON AVESSI GIOCATO A CALCIO O SE NON FOSSE ESISTITO IL CALCIO, CHE SPORT AVRESTI FATTO?

Mio papà giocava a bocce e andava a pescare, ci sono tanti sport che mi piacciono ma niente a che vedere con il calcio. Senza calcio sarei stato in mezzo a una strada.

4 – L'EPISODIO O IL GESTO TECNICO O UMANO DI CUI VAI PIU' FIERO NELLA TUA CARRIERA FINORA, E QUELLO CHE INVECE NON RIFARESTI

Non c'è una cosa particolare, ma vado fiero di non aver mai mancato la parola con nessuno. Mi è capitato più di una volta di essere già in parola con una società e aver poi ricevuto un'offerta migliore. Ma non sono mai tornato indietro sui miei passi. Ho sempre mantenuto la parola data. Quello che non rifarei: anni fa prima della semifinale di un titolo italiano juniores, feci durare un allenamento dieci minuti di più e si fece male uno dei ragazzi più bravi. Poi perdemmo quella semifinale, e con quel ragazzo in campo forse sarebbe andata diversamente. Da quel giorno ho deciso di far durare 5 minuti in meno gli allenamenti prima di partite importanti...

5- COSA TI HA SPINTO A SCEGLIERE QUESTO SPORT DA BAMBINO, E COSA INVECE TI POTREBBE CONVINCERE A SMETTERE?

Dalle 2 alle 8 di sera sul campetto di Via Mogadiscio giocavamo a pallone... E' stata una cosa naturale... 

6- CITANDO VUJADIN BOSKOV: MEGLIO UNA NOTTE CON LA DONNA DEI TUOI SOGNI O LA FINALE DI CHAMPIONS SUL DIVANO CON UNA BIRRA GHIACCIATA?

Ho visto la finale di Wembley, ricordo che dissi che se l'avessimo persa non l'avremmo più rivista... Resta un sogno vedere la Samp in una finale di Champions: forse questo obiettivo rinuncerei a tutto.

7- DIMMI QUAL E' IL GIOCATORE PIU' FORTE CON CUI HAI GIOCATO O CHE HAI VISTO GIOCARE

Non sono stato un grande giocatore, al massimo in Promozione... La squadra più forte che incontrati fu l'Entella di Stefano Poggi e Spalletti e D'Agostino, Guerra e Stabile, con allenatore Ventura...

8- AL CALCIO HAI PIU' DATO (ENERGIE, TEMPO, SACRIFICI) O DAL CALCIO HAI PIU' RICEVUTO (GIOIE, VITTORIE, TROFEI) ?

Credo di aver dato tanto e facendo tutto con passione. Inizio ad allenare per il 43° anno consecutivo, non mi sono mai fermato. I sacrifici li ha fatti la mia famiglia, io mi sono divertito, e più dai più ottieni. Mi sono divertito molto più ad allenare che a giocare.

9- HAI MAI GIOCATO O SCELTO UNA SQUADRA, O FATTO CALCIO ESCLUSIVAMENTE PER I SOLDI?

Ho sempre scelto la squadra che mi dava entusiasmo, ho rinunciato a proposte che mi mettevano ansia. Ho sempre preferito l'ambiente. Al Ligorna sono tornato per la passione di Saracco, abbiamo tante cose in comune e non mi sono sbagliato.

10- FAMMI DUE NOMI, UN CALCIATORE PROFESSIONISTA E UNO DILETTANTE CHE TI PIACE PRENDERE COME MODELLO E SPIEGAMI PERCHE'

Mio figlio l'ho chiamato Gianluca, e il secondo se fosse stato maschio lo avrei chiamato Roberto... Come dilettanti dico Lollo Orecchia come uomo spogliatoio, dico Tobias Ballari e Davide Crosetti per la passione, la voglia e l'entusiasmo.

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