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Pallavolo | 27 agosto 2024, 14:04

ESCLUSIVA, Marco Fantasia: "Velasco ha restituito consapevolezza alla squadra, non credo che lascerà proprio ora. Egonu? Attacchi inaccettabili. Conegliano favorita"

Il noto telecronista di Rai Sport ha condiviso i propri pensieri sulla vittoria delle Azzurre a Parigi, sul caso Egonu, nato nel post-Mondiale 2022 e ancora attuale, e sulle favorite del campionato.

ESCLUSIVA, Marco Fantasia: "Velasco ha restituito consapevolezza alla squadra, non credo che lascerà proprio ora. Egonu? Attacchi inaccettabili. Conegliano favorita"


Dell’oro olimpico vinto dalla Nazionale italiana di pallavolo femminile e non solo ha parlato in esclusiva Marco Fantasia ai microfoni della testata sportiva News.Superscommesse.it. Il noto telecronista di Rai Sport ha condiviso i propri pensieri sulla vittoria delle Azzurre a Parigi, sul caso Egonu, nato nel post-Mondiale 2022 e ancora attuale, e sulle favorite del campionato. 

 
Che idea si è fatto del caso Egonu post-Mondiale 2022 e tutto quello che ne è scaturito? E se può darci un parere su quanto accaduto al murales dedicato proprio alla campionessa azzurra che é stato vandalizzato dopo 
neanche un giorno. 

“Paola, da quella sera in Olanda in cui si è sentita chiedere se fosse davvero italiana, ha subìto attacchi inaccettabili, da gente la cui ignoranza era tale da non permettere loro di capire che ci troviamo davanti a un'atleta nata in Italia. È il colore della sua pelle il problema? Beh, se ne facciano una ragione. Siamo già in ritardo rispetto ad altri Paesi in questa evoluzione della società. Mi aspettavo quello che è successo al murale, però vorrei anche che Paola venisse finalmente fatta uscire dai riflettori. Non può essere sempre lei l'immagine della lotta, sacrosanta, al razzismo e alle disuguaglianze. Si finisce per metterla costantemente sotto il tiro di certa gente”. 

Ora spostiamoci sul gruppo dell'Italvolley femminile. Secondo te, come ha vissuto il passaggio da un periodo turbolento come quello delle ultime settimane con Mazzanti a questo nuovo periodo? 

“È stato un passaggio molto netto. Velasco ha richiamato le atlete che erano state escluse dall'Europeo dell'anno scorso e ha parlato con chiarezza a Egonu e Antropova. Alla prima ha restituito il ruolo di titolare, facendo leva sulla sua voglia di ritrovarsi, al tempo stesso chiarendo che l'avrebbe voluta sempre coinvolta intensamente nel lavoro e nei meccanismi del gruppo, senza favoritismi di alcun genere. A Kate ha spiegato l'intenzione di utilizzare spesso il doppio cambio palleggiatrice-opposta. E lei, che agli Europei aveva sofferto il dualismo non voluto con Paola, è diventata un'arma decisiva. I ritorni di Bosetti e De Gennaro erano assolutamente necessari per restituire al gruppo serenità e competitività”. 

Periodo che possiamo definire vincente: prima il trionfo in Nations League, poi l’Oro olimpico. Quanto c’è di Velasco in tutti questi successi? 

“Molto, soprattutto per l'aspetto mentale. Che questo gruppo sia forte lo sappiamo da almeno quattro anni, ma non abbiamo vinto tutto ciò che avremmo potuto. Sono convinto che al palmares manchino un mondiale, un europeo e forse anche un'olimpiade, quella di Tokyo. Velasco è riuscito a trasmettere alle ragazze la filosofia del ‘qui e ora’; pensare azione per azione, partita per partita, senza consumare energie pensando a come sarebbe finito un certo percorso, guardando troppo avanti. E ha restituito consapevolezze e certezze a giocatrici che rischiavano di perderle. Ovviamente ha lavorato anche sull'aspetto tecnico, ma quelle giocatrici erano già fortissime, dovevano solo tornare a convincersi di esserlo”. 

Ritornando su Velasco, il ct azzurro ha parlato di un periodo di riflessione per capire cosa fare del suo futuro. Secondo te, resterà alla guida della Nazionale o andrà via? 

“C'è il mondiale tra un anno, non credo che Julio molli proprio ora. È anche vero che da adesso bisogna programmare il prossimo quadriennio olimpico, quindi è possibile che la federazione chieda al tecnico di impegnarsi fino a Los Angeles, oppure scelga di cambiare condottiero. In questo caso vedremo se verranno subito avviati contatti con i tecnici top del momento, come Santarelli o Guidetti, ma non escluderei nemmeno una promozione immediata per Lorenzo Bernardi, che in un anno nell'ambiente del volley femminile ha già fatto benissimo, prima sulla panchina di Novara e adesso in azzurro”. 

Che campionato si aspetta? Quale squadra sarà la rivelazione e quali invece vedi favorite per lo scudetto? 

“Conegliano resta favorita, ha perso due americane fortissime ma l'arrivo di Gabi non le farà rimpiangere. Dietro di loro Milano e Scandicci, anche quest'anno. Vallefoglia vorrà fare un ulteriore passo avanti dopo la scorsa buona stagione e sono curioso di vedere se Roma e Pinerolo confermeranno le belle cose fatte vedere la scorsa stagione”. 

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