1- PER IL TUO COMPLEANNO CHE REGALO VORRESTI DALLA TUA SQUADRA?
Risposta scontata: sabato a Multedo ore 17, una bella prestazione ed i primi 3 punti.
2- COSA TI ASPETTI DA QUESTA STAGIONE CALCISTICA?
Intanto creare un gruppo unito di bravi ragazzi e divertirsi giocando a calcio. Per quanto riguarda gli obiettivi sportivi, te li dico a febbraio/marzo.
3- SE NON AVESSI GIOCATO A CALCIO O SE NON FOSSE ESISTITO IL CALCIO, CHE SPORT AVRESTI FATTO?
Per qualche anno ho fatto l’arbitro di pallavolo, giochicchiando anche un po’… ma senza calcio non sarei sopravvissuto.
4 – L'EPISODIO O IL GESTO TECNICO O UMANO DI CUI VAI PIU' FIERO NELLA TUA CARRIERA FINORA, E QUELLO CHE INVECE NON RIFARESTI
Sia in campo, che in panchina sono sempre stato pacato. Sono sempre stato quello che stemperava le tensioni. Mi ricordo volentieri un anno di settore giovanile (allievi Regionali con il Liguria CaffèCaboto) dove, fui convocato in rappresentativa, con Mr Tanganelli che mi diceva sempre: <<Toso, tu sei bravo, ma portieri di 1.70 non ne ho mai visti>>. Non ho rimpianti: nella mia educazione, la scuola ed il lavoro sono sempre state le priorità. Da allenatore il fatto che mi gratifica di più è che i ragazzi che ho allenato anche anni fa, mi ricordano con piacere…
5- COSA TI HA SPINTO A SCEGLIERE QUESTO SPORT DA BAMBINO, E COSA INVECE TI POTREBBE CONVINCERE A SMETTERE?
Sono cresciuto tra i campetti del Chiappeto di San Martino e quelli della Valtrebbia, dove si giocava a calcio h24. Sono sempre andato allo stadio. Dopo la stagione calcistica invernale, (alleno da quasi 20 anni) in estate ancora oggi alterno l’attività di mister nei tornei estivi a portiere vintage. Credo che non smetterò facilmente. Anche perché la mia dimensione direi che svaria dai pulcini agli adulti che abbiano voglia di giocare, divertirsi ed imparare. Solitamente a questa domanda cito il grande Z. Zeman: <<Io alleno perché mi diverto>> oppure << Io senza calcio non sto bene. Fosse per me, arriverei, a novant'anni, all'aria aperta, a insegnare pallone a qualche ragazzo che avesse ancora voglia di starmi a sentire. Un’ipotetica Società che mi chiamasse dovrebbe fidarsi e credere solo della mia serietà, della mia passione e delle mie competenze derivate dal patentino UefaB, tanta curiosità, studio e direi una buona comunicazione con lo spogliatoio, ma nulla più …
6- CITANDO VUJADIN BOSKOV: MEGLIO UNA NOTTE CON LA DONNA DEI TUOI SOGNI O LA FINALE DI CHAMPIONS SUL DIVANO CON UNA BIRRA GHIACCIATA?
Alla mia età, risposta scontata: birra bianca fruttata ghiacciata sul divano a guardare Manchester City – Real Madrid o il Liverpool di J.Klopp
7- DIMMI QUAL E' IL GIOCATORE PIU' FORTE CON CUI HAI GIOCATO O CHE HAI VISTO GIOCARE
L’anno che ti dicevo di Allievi Regionali ho incontrato la squadra che allenava il grande Mainetto… che giocatore! C’erano Eranio, Rotella, Mariano, tutta gente che è diventata professionista: in quell’occasione parai un rigore a Scalzi. Al Pio XII, (ora G.Signorini) Perotti, che sarebbe diventato da lì a poco allenatore, mi fece i complimenti. Da genoano e da portiere fu una bella sensazione: bel ricordo.
8- AL CALCIO HAI PIU' DATO (ENERGIE, TEMPO, SACRIFICI) O DAL CALCIO HAI PIU' RICEVUTO (GIOIE, VITTORIE, TROFEI)?
Da giocatore ho vinto solo un campionato di Seconda ed uno di Prima da riserva con il BorgorattiLiguria (nel paleozoico). Da Mister niente. Sono contento, però, di aver investito sulla mia passione: tre patentini, libri, corsi di aggiornamento e spesso utilizzare il mio tempo libero per presenziare ad allenamenti di altri colleghi…
9- HAI MAI GIOCATO O SCELTO UNA SQUADRA, O FATTO CALCIO ESCLUSIVAMENTE PER I SOLDI?
A parer mio, quando hai una passione i soldi passano in secondo piano. Certo ad un rimborso non “ci sputo sopra”, ma non è una priorità, e l’esperienza che ho voluto fare quest’anno lo dimostra ampiamente. Da calciatore ho smesso troppo presto e forse non avevo le qualità per “farmi pagare”. Da allenatore di Scuola Calcio o Settore Giovanile, ho sempre scelto il gruppo – squadra con i ragazzi calcisticamente <<più indietro>>. Mi piace insegnare, provare a migliorare i giocatori. Anche in questo caso cito Z.Zeman : << La vittoria non è la cosa più importante, un tecnico deve migliorare i calciatori>>
10- FAMMI DUE NOMI, UN CALCIATORE PROFESSIONISTA E UNO DILETTANTE CHE TI PIACE PRENDERE COME MODELLO E SPIEGAMI PERCHE'
In generale non ho grandi modelli, ma direi che D.Milito ha sfruttato il suo talento mettendo nelle sue esperienze tanta professionalità. In generale “non posso vedere” coloro a cui la natura ha dato talento (che sia calcistico, artistico, o di intelligenza) e che non l’hanno sfruttato. Tra gli ex dilettanti, ho molti amici che hanno dato tanto al calcio dilettantistico grazie alla loro passione, alla voglia di giocare, ma non mi sento di fare dei nomi. Qualcuno probabilmente avrebbe meritato qualche opportunità anche nel mondo professionistico. Da Mister ho un debole x il modo di vivere la gara di J.Klopp e per la comunicazione di J.Velasco.
Buon compleanno Mister Pier!