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Terza categoria | 11 dicembre 2024, 12:43

TERZA CATEGORIA Lo sfogo di Pierpaolo Toso, mister del Cep

"Per fare e mantenere una squadra di Terza si fanno tanti sacrifici, gli arbitri dovrebbero entrare in quest'ottica invece di essere spocchiosi ed arroganti"

TERZA CATEGORIA Lo sfogo di Pierpaolo Toso, mister del Cep

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO LE CONSIDERAZIONI DEL MISTER DEL CEP, PIERPAOLO TOSO:

Diventa sempre più difficile commentare alcune delle nostre sconfitte ed essere obiettivi. Mi scuserà la Redazione, ma faccio una considerazione generale, quasi un remind, sulla Terza Categoria. E’ una categoria, dove i dirigenti talvolta, fanno un’enorme fatica a sostenere le spese e solo grazie a qualche amico ci sono le risorse finanziarie per affittare i campi di allenamento e di gara, i tesseramenti e tutto quello che ne deriva. Nella maggior parte dei casi, giocatori non sono pagati, anzi contribuiscono a loro modo a sostenere le Società. Cos’è che mette insieme dirigenti e giocatori? La passione, la voglia di stare insieme e di giocare a calcio: allenamenti e partite che finiscono alle 23, corse post lavoro per arrivare puntuali alle partite del sabato alle 13 e molti altri sacrifici. La classe arbitrale deve entrare in quest’ottica e talvolta non capisce. Non ci interessa se si sbaglia, ci mancherebbe altro, ma un atteggiamento arrogante, spocchioso ed insolente non aiuta a stemperare le tensioni che, anche la Terza, mette in campo. Preferisco un giovane arbitro, alle prime armi, che dopo la partita mi dice: “si, Mister forse ho sbagliato…scusate”, oppure uno che mi dice “Mister, tranquillo, nel dubbio fischio tutto..” rispetto ad uno che con supponenza non accetta nessuna critica e con l’arma dei cartellini e del referto ti tiene in ostaggio e pilota la partita a suo piacimento. E lo dice uno che, per indole, tenta sempre di stemperare le situazioni difficili e che in più di 15 anni di “carriera da Mister” non ha mai preso una squalifica. Detto questo un’altra gara persa per pochi dettagli. Un cenno alla partita che, sotto una pioggia torrenziale, è stata molto combattuta e tutto sommato anche corretta (alla fine con l’altra squadra ci siamo salutati senza problemi) e dove il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto. La differenza che su due azioni simili (entrambe probabilmente in fuorigioco) a noi è stato annullato il goal (che ci avrebbe portato in vantaggio e probabilmente avrebbe cambiato la gara) ed a loro è stato convalidato. Un’ altra ed ultima considerazione (non ci voglio assolutamente credere): forse perché ci chiamiamo Asd CEP? Ai posteri l’ardua sentenza… Ora comincia il difficile, (anche se, in realtà, momenti semplici non ne abbiamo ancora vissuto...) perché prossimamente incontreremo le prime 4 della classifica) ma nel calcio, mai dire mai.

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