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Serie B | 17 gennaio 2025, 12:40

I precedenti fra Sampdoria e Cesena

Carrellata su tutti gli incontri storici tra i blucerchiati e i romagnoli

Il primo gol di Chiorri in maglia blucerchiata

Il primo gol di Chiorri in maglia blucerchiata

Non sono molto profonde le radici dei passati incontri fra Sampdoria e Cesena. La squadra romagnola, infatti, dopo la fondazione del 1940 ha per molto tempo navigato nelle serie inferiori, ad eccezione di un campionato di Serie B nel 1946/'47 dove era stato ammesso d'ufficio dopo la sospensione dei campionati per la seconda guerra mondiale e il campionato Alta Italia del 1945/'46.

I bianconeri iniziano a vedere la luce negli anni Sessanta con la presidenza dello storico Dino Manuzzi, a cui oggi è intitolato lo stadio, raggiungendo nuovamente la serie cadetta nel 1967/'68.

Della stagione successiva il primo incontro con la Sampdoria: è in Coppa Italia, quando i bianconeri vengono sorteggiati nel girone iniziale con la Juventus, che passerà il turno, i blucerchiati ed il Genoa. L'esordio è allo stadio “La Fiorita” (ai tempi si chiamava così) contro la Vecchia Signora di Heriberto Herrera ed il pareggio senza reti passerà alla storia del calcio cesenate, poi sconfitta allo scadere a Genova contro i rossoblù ed infine un altro risultato storico, con la vittoria sulla Samp per 1 a 0, rete a inizio ripresa di Luis Cesar Carniglia, ex di turno che aveva vestito la maglia blucerchiata per due stagioni dal 1964 al 1966 collezionando 5 sole presenze ed un gol.

Nel 1972/'73 il Cesena di Gigi Radice, con “Micio” Orlandi in mediana e il futuro ds Ariedo Braida in attacco, conquista per la prima volta il diritto a partecipare al successivo campionato di Serie A, quando la squadra verrà affidata ad Eugenio Bersellini. Sono in questa stagione i primi incontri di campionato con la Sampdoria: vittoria romagnola per 2 a 1 nella partita di andata con reti di Giuliano Bertarelli (papà di Mauro), Orlandi e gol della bandiera di Improta su rigore, pareggio con un gol per parte al ritorno a Marassi: le firme sono di Maraschi, premiato dalla Fedeclubs prima dell'incontro per il gol nel derby che varrà la salvezza della Samp tramite ripescaggio e la retrocessione dei cugini, e di Gianluigi Savoldi, che dopo un paio di stagioni approderà in blucerchiato.

Nella stagione successiva due pareggi: senza reti al Ferraris e un gol per parte, autori Festa e Bedin, nel ritorno in terra romagnola che sancisce la salvezza di entrambe le compagini con una giornata di anticipo in una partita dalla “scarsa combattività” e con una difesa bianconera particolarmente immobile in occasione del gol del pareggio.

Le due squadre si ritrovano così anche nel 1975/'76 nella massima serie. Finisce pari l'andata a Cesena con un rigore per parte ed immancabili polemiche, soprattutto per il penalty del pareggio ospite: le realizzazioni sono di Mario Frustalupi, ex di turno con oltre 200 presenze in maglia blucerchiata, e di Sergio Magistrelli. Il ritorno verrà disputato allo stadio Porta Elisa di Lucca in seguito alle tre giornate di squalifica del campo comminate per l'invasione di Sampdoria-Inter (arbitro Ciacci aggredito da un tifoso dopo il gol annullato a Rossinelli): Bertarelli firmerà la vittoria bianconera.

Nel 1976/'77, stagione che sancirà la retrocessione di entrambi i sodalizi, arriva finalmente la prima vittoria della Sampdoria, che dai romagnoli ha preso il tecnico Bersellini: 2 a 1 casalingo con le reti di Valente e Callioni a cui risponde tardivamente Bonci. A fine partita aggressione da parte di un tifoso a Giorgio Bittolo, ex genoano in forza ai cesenati, che in quella stagione hanno partecipato per la prima ed unica volta alla Coppa Uefa con una storica quanto infruttuosa trasferta a Magdeburgo nella Germania Est. Nella gara di ritorno ancora un pareggio con un gol per parte: a Piangerelli risponde il diciottenne Alviero Chiorri, al suo primo centro in maglia blucerchiata.

Le due squadre si ritrovano quindi n Serie B: vittoria cesenate all'andata per l'autorete di Ferroni, il gol di De Falco e la rete della bandiera al 90' di Bresciani, pareggio al Ferraris con rimonta ospite (a Saltutti e Savoldi rispondono Arrigoni e Petrini) che rappresenta la pietra tombale sulle speranze di promozione blucerchiata.

Nel 1979/'80 pareggio senza gol all'andata in Romagna e sconfitta interna della Sampdoria, fra fischi e insulti da parte dei tifosi, firmata da Fabiano Speggiorin.

La stagione successiva sarà ancora un pareggio senza gol a Genova e un harakiri a Cesena: i blucerchiati di Toneatto vanno avanti con Genzano e subiscono tre reti negli ultimi 20 minuti ad opera di De Bernardi (doppietta) e Mariano Riva.

Nel 1980/'81 nessun gol né in Romagna né in Liguria, con i cesenati che a fine stagione approderanno nuovamente nella massima serie assieme a Milan e Genoa, precedendo di una stagione i blucerchiati.

Due anni dopo il nuovo doppio incontro: nessuna rete all'andata del Ferraris, mentre Francis e Scanziani firmano il successo esterno doriano con Ulivieri che prova il tridente affiancando allo striker inglese Zanone e il giovane Mancini.

Il Cesena a fine stagione tornerà in cadetteria per riaffacciarsi alla massima serie nel 1987/'88: 4 a 1 a Genova con le reti di Salsano e Vierchowod e la doppietta di Mancini (gol della bandiera bianconera siglato da Rizzitelli), mentre due gol di Bianchi piegano la squadra di Boskov al ritorno, quando le voci della cessione di Vialli al Milan disturbano non poco l'ambiente blucerchiato.

L'anno successivo sarà un pareggio senza gol in Romagna e successo sampdoriano sul neutro di Cremona, per i lavori allo stadio Ferraris, con doppietta di Mancini.

Nel 1989/'90 vittoria esterna della Samp nel girone di andata con Mancini e Cerezo e gol della bandiera di Zagati, pareggio senza reti al ritorno con Vialli (che poi non era andato al Milan...) che fallisce un rigore.

Nell'anno di grazia 1990/'91 la Samp batte il Cesena di Marcello Lippi nella partita d'esordio con un gol di Invernizzi e bissa il successo con identico risultato in trasferta grazia ad una rete messa a segno da Branca. Ai blucerchiati arriverà lo scudetto, i bianconeri torneranno in Serie B.

Nel 1992 la regola dei gol segnati in trasferta costerà alla Samp vicecampione d'Europa l'eliminazione in Coppa Italia da parte del Cesena: dopo il 2 a 1 di Genova (Lanna, Jugovic e Pazzaglia), Leoni firma l'impresa nella partita di ritorno.

Per ritrovarsi, le due squadre devono attendere la discesa in B della Sampdoria nel 1999/2000, quando ci sarà nuovamente anche l'incontro di Coppa, dove i blucerchiati faranno marcare un successo esterno con rete di Flachi. In campionato, che culminerà con la retrocessione dei romagnoli, pareggio per 1-1 all'andata allo Zini di Cremona (squalifica del campo dopo la “notte dei rubinetti” in Coppa contro il Bologna) per le reti di Carmine Esposito e Campedelli, partita senza gol nel ritorno in Romagna.

Per trovare un nuovo incontro bisogna attendere oltre dieci anni: Serie A 2010/'11 con la vittoria in trasferta dei blucerchiati firmata Pazzini, uno degli ultimi sorrisi in una settimana segnata dalla richiesta di rescissione contrattuale con Antonio Cassano e in una stagione che riporterà la Samp negli inferi della B. Al ritorno la vittoria cesenate a Marassi per 3 a 2 (Parolo e doppietta di Giaccherini, gol di Volta e rigore di Maccarone) costerà la panchina a Di Carlo, sostituito da Cavasin.

Le due squadre si ritroveranno in Serie A nel 2014/'15: a Cesena finisce 1-1 con gol dell'ex di Lucchini e autorete di Nica, a Genova senza reti. I blucerchiati andranno in Europa per l'ultima volta, i bianconeri, sulla cui panchina Di Carlo ha sostituito Bisoli, retrocederanno.

Per trovare un nuovo incontro bisognerà aspettare il 20 ottobre 2024, con la vittoria della Samp per 5 a 3 a Cesena, ma questa è storia recente...

Luca Ghiglione

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