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Terza categoria | 17 gennaio 2025, 16:35

TERZA CATEGORIA Lo sfogo di Andrea Pace, presidente dell'Atletico San Teodoro

"Provo profondo rammarico e delusione nel leggere quanto comminato alla mia società nel comunicato odierno dopo la gara di domenica scorsa contro la Rabona B"

TERZA CATEGORIA Lo sfogo di Andrea Pace, presidente dell'Atletico San Teodoro

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO L'INTERVENTO DI ANDREA PACE, PRESIDENTE DELL'ATLETICO SAN TEODORO

Provo profondo rammarico e delusione nel leggere quanto comminato alla mia società nel comunicato odierno dopo la gara di domenica scorsa contro la Rabona B. Il comunicato parla di: 

AMMENDA Euro 100,00 ATLETICO SAN TEODORO

Per responsabilità direttamente ascrivibile al comportamento ingiurioso e irriguardoso del proprio presidente, nonché per responsabilità oggettivamente ascrivibile al comportamento, parimenti ingiurioso e irriguardoso, del proprio vice-presidente e degli altri tesserati che si sono resi colpevoli di tali condotte.

DIRIGENTI

INIBIZIONE A TEMPO OPPURE SQUALIFICA A GARE: FINO AL 3/03/2025

AUTERI GRETA (ATLETICO SAN TEODORO)

Per aver tenuto una condotta reiteratamente ingiuriosa e irriguardosa nei confronti del d.d.g., iniziata a partire dal minuto 20 del secondo tempo, proseguita al termine dell'incontro, e perdurata anche successivamente, allorché il d.d.g. si apprestava ad abbandonare l'impianto.

PACE ANDREA (ATLETICO SAN TEODORO)

Per aver tenuto una condotta reiteratamente ingiuriosa e irriguardosa nei confronti del d.d.g., iniziata a partire dal minuto 20 del secondo tempo, proseguita al termine dell'incontro, e perdurata anche successivamente, allorché il d.d.g. si apprestava ad abbandonare l'impianto. L’incredulità leggendo queste righe è stata molta, non ci siamo mai ritenuti dei santi come società e qualvolta abbiamo ecceduto nelle proteste, sempre nell’incolumità dell’arbitro, abbiamo scontato ogni giornata di squalifica. Mi preme portare alla luce però che quanto scritto sia puramente frutto della fantasia del Direttore di Gara. Terminata la partita, dopo che entrambe le squadre sono entrate negli spogliatoi, siamo andati a parlare con l’arbitro in merito al suo ritardo di 55’ minuti, sottolineando, con garbo ed educazione come l’AIA nelle persone proposte potesse avvisare qualvolta si creino queste situazioni nel rispetto delle parti, dato che a noi società il ritardo della presentazione della distinta comporta una multa.  Lo stesso ci sottolineava che il suo ritardo era causato da un errore nell’orario di designazione e concludevamo il tutto con una stretta di mano. Ciò è accaduto alla presenza di testimoni e dei dirigenti della squadra avversaria.  Una decina di minuti dopo, andando, sempre assieme alla dirigenza avversaria, a chiedere il ritiro dei documenti consegnati, ci informava, con nostra incredulità, che non poteva restituirci copia della distinta dal momento che ne aveva ricevute solamente 2 e non 3 come di consueto.  Sia noi, che gli avversari, abbiamo rimarcato incredulità nel fatto che entrambi potessimo esserci sbagliati, siccome da anni consegniamo sempre e comunque 3 copie. Proseguendo nel dialogo pacato e tranquillo abbiamo fotografato la distinta dopo suo consiglio e siamo andati via. Quando tale personaggio ha abbandonato l’impianto di gioco, noi non eravamo più presenti. Concludendo che nonostante il livello dell’arbitraggio sia stato molto basso e nonostante alla recriminazione di un ns. giocatore sulla durata del recupero la sua risposta sia stata: “Davvero credete di poter segnare nel recupero?” mi son scusato per eventuali proteste di troppo in campo e ho sottolineato come la sconfitta nulla aveva a che vedere con la sua prestazione, ricevendo i ringraziamenti dello stesso. I sacrifici economici, logistici e di tempo che le molteplici società dilettantistiche fanno sono enormi e sotto gli occhi di tutti, ed il tutto viene mosso dall’infinità passione che riponiamo in questo sport. Gli errori fanno parte del gioco, da parte di arbitro e calciatori,  più è bassa la categoria minore è la qualità di entrambi. Non accetto però che il referto arbitrale sia frutto della fantasia e dell’immaginazione di un soggetto che inventa i fatti realmente accaduti. Non è accettabile essere in balia di questi personaggi ed incorrere in sanzioni assurde. Noi non ci stiamo!!! Nel rispetto della figura arbitrale, e favorevoli ad un pugno duro nei confronti di chi si rende protagonista di comportamenti inaccettabili all’interno del mondo dello sport, non restiamo però in silenzio davanti a queste assurdità. Pretendiamo e meritiamo rispetto, non come squadra per i risultati sul campo, ma come persone che impiegano il loro tempo e fanno sacrifici enormi per portare avanti questa passione. L’assenza di arbitri non giustifica il continuo utilizzo di personaggi, poco avvezzi non al ruolo stesso, bensì alla partecipazione al mondo dello sport. Pretendiamo e meritiamo rispetto, noi come tante squadre vittime di questi personaggi!

Il presidente Andrea Pace

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