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Serie D | 18 gennaio 2025, 11:58

CAIRESE Intervista alla vicepresidente Elisa Vico

"Il mio compito è far quadrare i conti, ma non sono sola, ci sono tante persone attorno a noi capaci di ricoprire tanti ruoli. La Cairese insomma è una grande famiglia, che cerca di ragionare però come un’azienda”.

CAIRESE Intervista alla vicepresidente Elisa Vico

Con Elisa Vico, vicepresidente della Cairese, facciamo il punto sul campionato dei gialloblù. Gli ultimi risultati positivi con Borgaro, Ligorna, Sanrmese e Asti hanno riportato il sorriso.

“E’ un periodo in cui stiamo giocando bene, ci siamo ripresi, i risultati non arrivavano, ora sembra la situazione stia migliorando. Ci siamo dovuti adeguare all’allenatore nuovo, Marco Nappi, che ha una mentalità professionistica e giustamente pretende di essere seguito. Già eravamo partiti con un po’ di difficoltà perché la squadra era stata costruita all’ultimo avendo vinto i playoff a giugno. Con il cambio tecnico, abbiamo dovuto seguire le ulteriori indicazioni del mister, come dicevo Nappi è un professionista, rispetto a noi ha un’ottica più professionistica, e anche noi come società ci dobbiamo calare della nuova mentalità. La Serie D come impegno è una serie praticamente professionistica, come società ci sono tante scadenze e formalità da rispettare, ma è un mondo diverso anche per i giocatori. Nappi è stato calciatore professionsita e vede tutto in quell’ottica”.

“L’anno scorso -prosegue Elisa Vico- non è stato un anno facile, abbiamo sì vinto i playoff ma con una squadra che era stata formata per vincere il campionato ed è poi arrivata terza. E’ andata bene che abbiamo vinto playoff, ma abbiamo iniziato la Serie D con una squadra formata all’ultimo minuto. Insomma, abbiamo iniziato un po’ in affanno, e alcuni infortuni e altre situazioni ci hanno portato a dare una scossa, purtroppo il primo a pagarne le conseguenze è stato il mister Boschetto, ma pensavamo di aver bisogno di un cambiamento”.

“La rosa -continua- è stata adeguata a livello tecnico, ma ora c’è anche una mentalità diversa dei giocatori, che devono capire il tipo di impegno che serve per riuscire ad arrivare al risultato. La società voleva fare un campionato per divertirsi, non solo per salvarsi, ora stiamo facendo di tutt per restare in categoria. L’obiettivo principale della Cairese era arrivare in Serie D, ora ci siamo arrivati, ma vorremmo fare una Serie D divertendoci, senza l’angoscia del risultato a tutti i costi, farla bene lavorando anche con i nostri giovani”.

La famiglia Boveri ha investito molto nel calcio, l’impegno col Novara ne è la testimonianza: “C’è una grande collaborazione fra le due squadre, essendoci la stessa proprietà, la Cairese ha giovani molto bravi che vengono da Novara come il nostro portiere, Federico, Demori, i nostri giovani cairesi vanno a provare al Novara col percorso inverso, insomma si cerca lavorare in questa ottica. Se la Cairese vuole mantenere la categoria, e coltivare il suo buon settore giovanile, il Novara cercherà di fare i playoff”.

Altro grosso impegno il Torneo Internazionale Città di Cairo, il cui settore principale è intitolato a Carlo Pizzorno: “Si, abbiamo già avuto l’adesione da diverse squadre professionistiche italiane e straniere, con alcune novità molto interessanti, abbiamo quasi chiuso il tabellone, è un lavoro lungo tutto l’anno a cui partecipano molte persone, ci sono tantissime cose da fare”.

Elisa Vico, una donna protagonista in un ruolo importante nel calcio. Come si è calata nel suo impegno, sono più gli oneri o gli onori? “In realtà ero dietro le quinte da tanto tempo, collaboravo e aiutavo la società, ma andando mio figlio Federico a Novara, sono stata “costretta” a prendere in mano la situazione (sorride). A dire la verità sono più gli oneri che gli onori, ma quando iniziano ad arrivare i risultati c’è grande soddisfazione. Il mio compito è far quadrare i conti, ma non sono sola, ci sono tante persone attorno a noi capaci di ricoprire tanti ruoli. La Cairese insomma è una grande famiglia, che cerca di ragionare però come un’azienda”.


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