La testata sportiva News.Superscommesse.it ha avuto il piacere di intervistare in esclusiva Giancarlo Padovan su numerosi temi della Serie A. Il giornalista ha spaziato dal personale momento di ogni big del campionato alla combattuta lotta scudetto: nel seguente estratto le dichiarazioni di Padovan sulla sua personale favorita al titolo e sul rendimento della Juventus. Nel duello Scudetto (o triello, se vogliamo considerare l’Atalanta), chi vede meglio tra i nerazzurri e il Napoli?
“Partiamo col dire che per me è un duello, perché ci sono solo Napoli e Inter. La Dea ha tanti infortunati, non la vedo più brillante come prima: cinque punti dal Napoli per me sono tanti, e c'è di mezzo anche l'Inter. Penso che gli azzurri abbiano perso una grande opportunità col pareggio contro l'Udinese, è stato un passaggio a vuoto netto: questo lo dico anche agli interisti che criticano Inzaghi, tutti sbagliano. I partenopei hanno perso 3-0 col Verona, 0-3 con l'Atalanta: anche le squadre top commettono degli errori.
Adesso sta toccando anche all'Inter, che in questo mese e mezzo ha avuto alcuni momenti no, con poca lucidità atletica, mentale e fisica: sono venuti meno anche i punti fermi come Dimarco, Calhanoglu, Frattesi, Thuram, Lautaro, Taremi. Non è un momento splendido, ma le squadre semplicemente ogni tanto attraversano periodi più complessi. Basta, però, una scintilla per riaccendere l'entusiasmo”.
La Juve, pur senza brillare, trova 6 punti in due gare in Serie A. Ma senza la Champions sarebbe fallimento di Thiago Motta?
"La Juve sta facendo un campionato appena decente, è una delusione. Per me, se la Juve non arriva tra le prime quattro è un mezzo fallimento, e nel caso Thiago Motta merita l'esonero. Per quanto abbiano detto che questo è un anno di transizione e che il lavoro di Thiago si sarebbe visto sui tre anni, c'è un dato: chi ha perso lo Scudetto al primo anno è stato mandato via. Se cambiano lui, però, dovrebbero cambiare anche il direttore sportivo Giuntoli, che per me ha fatto gli acquisti più cervellotici e costosi della Serie A.
L'unico acquisto azzeccato è Kolo Muani, che è un prestito secco, poi adesso ci sono due giocatori in prestito e Alberto Costa, pagato 12 milioni, che non vede il campo. Resto dell'idea che il tecnico ex Bologna non sarà più sulla panchina bianconera l'anno prossimo se non centra almeno l'obiettivo quarto posto. In giro ci sono tanti altri allenatori che verrebbero alla Juve, penso a Roberto Mancini ad esempio. Trovare un tecnico non è difficile, trovare quello giusto è più complesso. C'è da dire che Motta sta anche lavorando molto con i giovani, ma sono sicuro che lo esonerano se non arriva in Champions League".