Quando un gruppo é unito ma i risultati faticano ad arrivare, l'esperienza dei vecchi e l'entusiasmo dei giovani sono gli ingredienti della ricetta per la rinascita. Cosí a Pontedecimo é nata l'idea goliardica di assegnare ad ogni componente della rosa della squadra il nome di un animale basandosi sulle caratteristiche fisiche e caratteriali di ogni giocatore.
"Adesso ogni momento é buono per sostituire il nostro nome con quello dell'animale a noi assegnato", racconta uno dei veterani, Paolo Molinari. Ed é cosí che le conversazioni diventano piú allegre, divertenti, cementando quel rapporto di amicizia che DEVE essere alla base di ogni spogliatoio. "Abbiamo per esempio il gufo, assegnato al nostro regista per la capacità di vedere tutto quello che succede in campo, il pavone, assegnato alla persona che piú cura la sua immagine , la lince per la scaltrezza della nostra punta, bufalo e cinghiale per evidenti caratteristiche fisiche. Non mancano ovviamente animali fastidiosi come la mosca e la cimice assegnati piú per sfottò che per reali somiglianze. Insomma un vero e proprio zoo che, tra risate e prese in giro, ci sta aiutando a svoltare una stagione che non era partita come avremmo voluto. Tutto conta nel calcio per arrivare ai tre punti e, anche cose all'apparenza superflue come questa, danno una carica emotiva in piú che si riflette sui risultati. Forza Pontedecimo!".