Calcio - 18 novembre 2014, 13:10

Diego Marrale: "Fossi stato più "bastardo" potevo fare di più in carriera, ma mi accontento dei miei 315 gol..."

L'ex bomber di Rapallo, Samm, Avegno e Pro Recco dopo una valanga di gol oggi fa il direttore tecnico al Golfo Paradiso: "Amo di più i miei ragazzi che i loro genitori, ma prima o poi scoppierà l'amore..."

Diego Marrale in maglia Avegno in una foto del 2003

Diego Marrale in maglia Avegno in una foto del 2003

Nome e Cognome: Diego Marrale
Data di nascita: 10-11-1976
Ruolo: Attaccante
Squadre in cui hai militato: Rapallo, Riviera F., Grassorutese, Pro Recco, Sammargheritese, Avegno, N.Gargiullo, N. Emiliani, Vecchia Chiavari, Campese


1. Chi è l'allenatore che ti ha insegnato di più?
- Tutti i mister che ho avuto hanno cercato di ottenere qualcosa da me, credo che Antonio Sassarini nella Juniores Nazionale del Rapallo abbia saputo gestire l’esuberanza di quell’età (in cui è facile smettere di giocare) con il suo carattere e il suo umorismo, oltre ad essere un ex – professionista molto preparato. Interrompeva le partitelle minimo 25 volte….

2. Chi è il compagno di squadra con cui hai più legato?
- I siparietti di cabaret negli spogliatoi con Massimo Costa nel Rapallo Ruentes ricordavano “vagamente” Cochi e Renato

3. Chi è l'avversario più antipatico?
- Sicuramente lo Stopper che arbitra a 80 metri dall’azione, dove forse neanche con la telecamera riesci a intuire cosa è successo, lui è pronto a prendere 2 anni con la condizionale per un fuori con le mani.

4. La partita che ricordi con più piacere?
- Globalmente, considerando il valore, l’affetto e il seguito delle partite, le migliori sono sempre i derby…direi Rapallo - Entella 1-1, Pro Recco – Avegno 0-3 e Rossiglionese – Campese 2-3 ma ne ricordo altre sotto il profilo personale molto più proficue per me.

5. Perché non hai fatto più strada nel calcio?
- Semplicemente perché non ho dimostrato quell’enorme quantità di voglia, determinazione, ricettività, sacrificio, umiltà, costanza e “bastardaggine” che servono tutti i giorni per rimanere in determinate categorie. Mi accontento di aver fatto 315 gol in prima squadra…

6. Il tuo calciatore-idolo sin da bambino?
- Abel Eduardo Balbo, ogni tanto andavo a vederlo a Marassi. Un giocatore intelligentissimo, movimenti eccezionali. Quando tagliava in profondità leggeva il tragitto della palla e si coordinava in corsa senza fare il passetto prima di calciare.

7. Soldi e calcio dilettantistico. Che legame c'è?
- Non sarò popolare, ma la crisi non c’entra niente. I soldi nei dilettanti ci sono sempre stati, certamente nel tempo si è esagerato…non si può passare da rimborsi, posti di lavoro, appartamenti affittati per fare la Promozione a doversi “prostituire” gratuitamente per fare l’Eccellenza con 5 allenamenti alla settimana, ma non nascondiamoci dietro la regola dei giovani! Adesso si deve sottostare a regole alle quali nessuno si è mai attenuto…

8. Se tu fossi il presidente della tua squadra cosa faresti?
- Se io fossi un presidente credo punterei sull’immagine: prenderei uno stilista, un’estetista e un parrucchiere. Volendo anche un drammaturgo per le sceneggiate e un coreografo per le esultanze. Conta più lo style che dare tibiate sulla palla…

9. Genoa, Sampdoria o...?
- Genoano vero (non velenoso)

10. A fine carriera calcistica sei rimasto nel calcio?
- Ho accettato di fare il Direttore Tecnico di una Scuola Calcio dalle mie parti, l’Acd Golfo Paradiso. Amo più i miei ragazzi che i loro genitori, ma prima o poi scoppierà l’amore…

Paolo Dellepiane

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