Calcio - 26 novembre 2014, 19:29

Paolo Agresta: "Un buon massaggiatore vale 10 punti in più in campionato"

Il titolare del Centro Valetudo di Serra Riccò racconta la sua carriera a contatto coi dilettanti e ricorda: "Sull'Almanacco del calcio ligure e sul mensile Sportmedia un buono omaggio per un massaggio gratuito"

Paolo Agresta: "Un buon massaggiatore vale 10 punti in più in campionato"

Nome e cognome: Paolo Agresta

Data di nascita: nato a Genova il 5-5-1967

Professione: Massaggiatore ed Operatore Olistico

Dove lavori: presso Centro Valetudo, di cui sono il titolare

Squadra per cui lavori: attualmente lavoro per il Serra Riccò in Promozione

Squadre del tuo passato: precedentemente per molte squadre tra cui il settore giovanile della Sampdoria

1-Come è nata la passione per la tua professione?

Circa verso i miei 18 anni ho sofferto di forti mal di schiena, l'unico che mi ha guarito è stato un ragazzo mio coetaneo, figlio di un massaggiatore, da lì è nata la passione per tutto quello che riguarda la "medicina" alternativa, in particolare per i massaggi.

2-Che cos’è il calcio per te?

Il calcio per me.... sinceramente non seguo molto il calcio "vero", non mi piace, per me il calcio è quello "minore, quello locale, con la speranza che i genitori dei bimbi non lo rovinino dagli spalti....

3-Qual è l’importanza di un lavoro come il tuo per lo sport?

Il lavoro del massaggiatore è di vitale importanza per lo sport in generale, l'atleta, chiamato a prestazioni sempre maggiori, ha bisogno di avere la muscolatura sempre efficiente, e tonica, il massaggio è il toccasana per molti problemi. Un mio vecchio calciatore diceva che un buon massaggiatore sono 10 punti in più in campionato.

4-La società con cui ti sei trovato meglio e perché?

Ho lavorato per molte società, posso citare la Cella, era l’inizio della mia carriera molti anni fa, grazie a Mister Talarico, di felice Memoria, una vera Famiglia. Diciamo che essendo "politico" mi trovo bene ovunque, alla Sampdoria ho trovato il culmine della carriera.

5-Tra tutte le persone che hai conosciuto, presidenti, dirigenti, allenatori, giocatori, a chi sei rimasto più affezionato?

Come detto prima non ho dei "preferiti" posso dire che gli Allenatori con cui ho lavorato veramente bene, non me ne vogliano gli altri, sono Guido Poggi e Salvatore Mango, con loro vi è stato un ottimo rapporto Massaggiatore-Allenatore, ognuno nel proprio ruolo senza invasioni di campo, con estrema serietà e chiarezza. L'ultimo anno di Giovanili Samp, con Poggi, è stato forse il più bello della mia carriera sino ad oggi, per tutto, dai ragazzi alla dirigenza.

6-La partita o l’episodio che ricordi con più piacere

La partita che non dimenticherò mai, purtroppo, è in negativo, la finale Giovanissimi Nazionali leva '92 Samp-Roma, terminata con la nostra sconfitta ai rigori. Una delle 2 squadre doveva perdere ma nessuna meritava la sconfitta, una partita veramente bellissima, ottimamente giocata da un gruppo di ragazzi bravissimi ed affiatati. In quella squadra giocava Luca Rizzo, ora in serie A, a cui faccio i miei auguri di una splendida carriera. Quella partita non la dimenticherò mai, conservo ancora la medaglia d'argento consegnataci a tutti alla premiazione.

7-Obiettivi e prospettive della tua carriera?

Prospettive: spero che aumenti il lavoro, siamo in tempo di crisi, i massaggi sono ritenuti superflui, le società sportive non investono più in professionisti. Sto frequentando la scuola per Massofisioterapisti a Perugia, mi sto specializzando in massaggi sempre nuovi: medicina Ayurvedica, Floriterapia, Aromaterapia.... insomma alla soglia dei 50 anni sono tornato a scuola, non si smette mai di migliorarsi.

8-Quali sono le caratteristiche di un bravo massaggiatore/fisioterapista?

Un vero professionista, massaggiatore o fisioterapista deve essere preparato. Dovrebbero lavorare in coppia, il fisioterapista e il riabilitatore, il massaggiatore è colui che deve venire dopo per aiutare nel totale recupero psico-fisico. Purtroppo nel calcio vi sono ancora troppi "improvvisati" a cui le società affidano i loro tesserati per spendere poco..... Bisogna che tutte le società si mettano in testa che in ogni squadra non ci può essere il "nonno massaggiatore" ma ci devono essere un fisioterapista ed un massaggiatore qualificati, la salute è troppo importante...

9-L’infortunio da cui è più difficile riprendersi?

Secondo me non vi è un infortunio più grave di altri, tutto dipende da chi ci mette le mani addosso, se, come detto prima ci affidiamo a degli improvvisati, una puntura di spillo su un dito può portare a un infezione ed alla morte. Ho estremizzato, naturalmente, solo per dire che se chi subisce un infortunio si rivolge a veri professionisti la guarigione totale è certa, se ci si rivolge a persone non ben qualificate solo magari perchè "ho sentito al bar che quello è bravo" non si sa come si finisce...

10-La tua più grande soddisfazione professionale? C’è una persona in particolare o un infortunio che sei orgoglioso di aver guarito?

In questi anni di attività sono passate da me molte persone, quando un mio atleta esce soddisfatto io son sempre contento. sono orgoglioso di tutti i miei atleti. Mi auguro di poter continuare ancora molti anni e di riuscire a portare sui campi da calcio personale qualificato, eliminando, mi spiace, tutte quelle persone che, purtroppo fanno molti danni.

Ricordo che sull'Almanacco del calcio ligure 2013-2014 e sul mensile Sportmedia c'è un buono per un massaggio omaggio. In Bocca al lupo a tutti i "miei" atleti.

Paolo Dellepiane

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