Calcio - 13 novembre 2018, 16:33

Arbitri al centro delle cronache: anche il presidente ligure Fabio Vicinanza dice basta

"Sono disposto a fermare l'attività arbitrale anche in Liguria al prossimo episodi di violenza. Non è più tempo di porgere l'altra guancia, è ora di un serio momento di riflessione. Non vorrei un domani piangere qualche vittima..."

Arbitri al centro delle cronache: anche il presidente ligure Fabio Vicinanza dice basta

Un arbitro aggredito e picchiato nella Promozione laziale. Un arbitro che simulerebbe un infortunio per favorire una squadra piuttosto che un'altra. Una lettera di una società che denuncia un atteggiamento offensivo da parte di un direttore di gara.

Insomma, sono giorni difficili per il mondo arbitrale.

E allora siamo andati a sentire la massima carica in Liguria, il presidente Fabio Vicinanza.

“Per quanto riguarda l'episodio della Seconda A, in San Filippo-Atletico Argentina, è stata mia cura acquisire gli atti e di concerto con il presidente Giulio Ivaldi inviarli ai relativi procuratori. Si tratta di una cosa molto particolare, e ho ritenuto giusto muovermi per tutelare il gioco del calcio...”

Per la cronaca, il San Filippo afferma di avere le prove di una telefonata del direttore di gara, che nell'intervallo preannuncerebbe a un'altra persona di fingere un infortunio per sospendere la partita. Sicuramente, fosse vero, un episodio molto singolare.

LEGGI QUI LA PROTESTA DEL SAN FILIPPO NERI.

Presidente, sulle accuse di un comportamento “spocchioso” di certi vostri tesserati cosa può replicare?

“Gli associati a livello arbitrale sono oltre mille, può essere che l'un per mille possa essere una persona etichettata non conforme alle regole della buona educazione, però mi sento di dire che se c'è una parte che assicura nella stragrande maggioranza dei casi un comportamento ineccepibile questa è proprio la figura arbitrale. Mi fa specie quando certe società si lamentano di determinati atteggiamenti, secondo me questo accade quando non sapendo più come appigliarsi per giustificare risultati negativi ci si attacca e futili motivi”.

LEGGI QUI LA PROTESTA DEL MONTOGGIO.

Vicinanza mette in guardia il mondo dei dilettanti, anche in riferimento alla recente aggressione di un arbitro nella Promozione laziale:

“La violenza nasce dalle recriminazioni, prima verbali, poi fisiche. Questo modo di agire non fa altro che innescare la miccia della violenza, io ho giocato a calcio fino all'età di 23 anni, conosco benissimo questo mondo, e vorrei tornasse in auge il vecchio spirito apirtivo, che oggi si è perso...”

Il presidente dell'AIA ligure si sofferma poi sul calcio giovanile:

“Nelle partite del settore giovanile ho constatato un atteggiamento dei genitori allucinante, vorrei che d'ora in avanti si mandassero sui campi degli osservatori a valutare il comportamento del pubblico, in mondo da sanzionare una squadra e una società con multe o punti di penalizzazione in caso di comportamenti poco consoni dei propri sostenitori”.

Presidente, è d'accordo sullo sciopero arbitrale minacciato dai colleghi laziali?

“Il comunicato stampa dell'Aia parla di sospensione di una giornata dei campionati dilettantistici nel Lazio. Ritengo una cosa assurda che si prendano delle botte quando si offre un servizio, credo sia finito il tempo di porgere sempre l'altra guancia. Un segnale di riflessione è d'obbligo farlo, se ci sono 10 casi all'anno di violenza sugli arbitri in Liguria, in altre regioni ne abbiamo fino a 30/40. Sposo pienamente la linea dell'AIA centrale: qualcosa di concreto di fronte all'ennesima violenza va fatto, e allora dico anche io “fermiamoci tutti”. Insomma sono disposto a sospendere anche io in Liguria l'attività arbitrale al prossimo episodio di violenza. Prima o poi se continueremo cosi andremo a piangere delle vittime, basta un pugno mal dato o una persona che cade male a terra, e poi ne riparliamo. Le pene vanno inasprite, mi sembra che il neo presidente FIGC Gravina lo abbia ribadito e sono pienamente d'accordo con lui”.

PDP

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