C'è poco da dire...
Dalla Prima categoria in giù l'arbitro arriva da solo e si trova a fronteggiare 22 giocatori in campo e 18 fuori e altre 6/7 persone tra dirigenti e allenatori. ù
Non bisogna poi dimenticare gli spettatori.
Dalla Promozione in su sono leggermente più tutelati anche solo per il fatto che siano 3 e non da soli.
La trance agonistica spesso ti porta ad avere comportamenti bruschi. Questo in una certa misura lo reputo comprensibile.....
A me personalmente capita non di rado. Inutile essere ipocriti.....
Il problema sorge nel momento in cui si trascende nella violenza. Questa non è mai giustificata ma non credo si tratti di un problema che riguardi il mondo del calcio si tratta di semplice maleducazione e grande ignoranza.
Chi aggredisce un arbitro lo fa perché ha un pretesto ma l'indole violenta probabilmente ce l ha anche nella vita di tutti i giorni.
Il fatto di stare in un ambito in cui ci sono delle regole e che qualcuno, pur sbagliando perché umano, le deve far rispettare mette in condizione le teste calde di manifestare la propria frustrazione con atti di violenza.
In merito agli atteggiamenti dei fischietti mi viene da dire una cosa: ho constatato nei miei anni di calcio che gli arbitri migliori sono indubbiamente i più anziani..... Hanno ancora un approccio vecchio stile e sanno dialogare di più con i giocatori. I giovani spesso, invece, si comportano da capetti ....
Questo sicuramente non aiuta in certe situazioni ed esasperano le situazioni. Diciamo che mi piacerebbe vedere sul campo direttori di gara con lo spirito del compianto Friso di Napoli.....
Sbagliava come tutti ma con la sua umanità e la sua simpatia sistemava tutto.
A me danno fastidio le società che vedono complotti contro di loro da parte del Palazzo. Gli arbitri sono semplicemente scarsi e sbagliano, in buona fede, non per cattiveria o malafede. Quindi quando sento queste giustificazioni mi viene solo da sorridere...
Marco Franceschini, San Lorenzo