Rubriche - 02 gennaio 2019, 19:11

ZOOM SULLA CASA DELLA SALUTE - La collaborazione con Footlab di Arenzano

La dottoressa Paola Castello racconta tutti i retroscena del rapporto fra il laboratorio ortopedico e la struttura di Marco Fertonani

ZOOM SULLA CASA DELLA SALUTE - La collaborazione con Footlab di Arenzano

La dottoressa Paola Castello, titolare di Footlab, azienda con sede ad Arenzano, è un altro degli specialisti che collaborano con la Casa della Salute.

Con lei andiamo a scoprire meglio in cosa consiste a collaborazione con la struttura di Marco Fertonani.

“Il nostro è un laboratorio ortopedico -racconta Paola Castello- e la collaborazione con Marco Fertonani è ormai di vecchia data. L'ho conosciuto da atleta, poi siamo diventati amici e abbiamo cominciato a lavorare insieme. Per farla breve, noi ci occupiamo della realizzazione di ortesi plantari. Io sonoun tecnico ortopedico, da 10 anni docente all'Univeristà, dove insegno Biomeccanica. Come Footlab lavoriamo già da tempo con il centro di Genova-Quarto di Casa della Salutr, seguito dalla mia socia, la dottoressa Ambra Venturini, mentre io mi occuperò del centro di Genova-Pegli”.

La dottoressa Castello entra poi nel vivo del suo lavoro:

“Nasciamo come laboratorio ortopedico, la nostra peculiarità è che facciamo tutto quanto su misura, ortesi per polso, tronco, arti inferiori e superiori. L'ortesi, più volgarmente, altro non è che un tutore, un presidio ideato per preservare una funzione di una parte del corpo lesa parzialmente o totalmente, per dare un supporto, un aiuto temporaneo o costante nel tempo”. 

“Lavoriamo con la stampa 3D o con il metodo Cad/Cam. Le macchine che realizzano i presidi sono all'avanguardia, il nostro laboratorio cerca di essere ogni giorno più evoluto rispetto ai metodi antichi. Noi facciamo innanzitutti un analisi del movimento umano, dal gesto sportivo o della semplice camminata, cercando di individuare prima possibile dove stia il deficit del paziente. Quando abbiamo capito dove la persona è deficitaria, passiamo alla seconda fase, dove il primo step può essere l'indirizzamente verso la fisioterapia, una fase di follow up, dopo la quale vediamo se il paziente ha avuto un miglioramento o se c'è la necessità di un'ortesi”.

“Le nostre valutazioni -continua Paolo Castello- sono tutte computerizzate. Noi lavoriamo con reumatologi, ortopedici, fisiatri, medici dello sport. Lavoriamo sulla Biomeccanica collegata all'uomo, quando il professionista ha deciso la terapia da intraprendere per il paziente”.

Con quale tipo di paziente lavorate più spesso?

“Lavoriamo soprattutto con gli sportivi, diciamo che il podista e il calciatore, visto che in Liguria ne abbiamo tanti, sono i nostri interlocutori più frequenti. Oltre alla sede di Arenzano, il nostro quartier generale, abbiamo anche studi in tutto il Nord Italia e ci capita di lavorare spesso anche con atleti che praticano basket, pallavolo e ciclismo”.

Un suo giudizio sulla grande crescita di Casa della Salute? 

“Io credo che Fertonani con tutto il suo staff abbia trovato il format giusto, dove al di là del discorso prezzo, sicuramente competitivo, si è saputo attorniare di una èquipe di persone preparate, grandi professionisti, con l'obiettivo di creare una rete di collaborazioni sempre più orientate a soddisfare le esigenze dell'utente finale”.

In particolare, invece, qualche notizia in più sul vostro Footlab? 

“E' una realtà che esiste da 11 anni, partita come laboratorio ortopedico, oggi si occupa anche della prototipazione di prodotti innovativi, studiamo soprattutto ciò che in commercio non esiste, e contemporaneamente analizziamo il prodotto che l'utente finale richiede con maggiore urgenza. Lavoriamo con professionisti e con aziende, supportati da una èquipe di ingegneri che collavorano con noi per la realizzazione di prodotti non esistenti sul mercato”.

Qual è la vostra funzione principale nei confronti del cliente tipo?

“Vorremmo parlare maggiormente di prevenzione, perchè prevenire è sempre meglio che curare, come si suol dire, ma la parte assistenziale è quella che traina maggiormente, in particolare riguardo alle problematiche da sovraccarico piuttosto che alle conseguenze di incidenti o infortuni. Il nostro obiettivo è dare sempre una “oggettivazione” al paziente, ci impegniamo sempre a dare un feedback, a quantificare il miglioramento, a farlo vedere alla persona con uno strumento o un valore numerico concreto”.

Qual è il prodotto più “venduto”?

“L'ortesi plantare è quella più utilizzata, relativa dunque all'arto inferiore, anche se ultimamente ci stiamo occupando anche dell'arto superiore. Realizziamo prodotti che vanno a sostiture il gesso, ormai obsoleto, realizzati su misura, che possano essere immersi nell'acqua. I tutori di nuova generazione sono realizzati con materiali termoplastici che danno la possibilità al paziente di svolgere tutte le attività normali. La parte più curiosa della nostra attività è tuttavia la continua ricerca di innovazioni, non restiamo mai fermi sulla tecnologia esistente, ma testiamo in continuazione possibili novità per offrire al cliente il prodotto più moderno e funzionale alle sue esigenze”.

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