Altri sport - 20 settembre 2023, 15:00

L'ATTIVITA' SPORTIVA E' ENTRATA NELLA COSTITUZIONE "Che sia allora un vero diritto per tutti e per tutte"

L'intervento di Tiziano Pesce, presidente nazionale Uisp

L'ATTIVITA' SPORTIVA E' ENTRATA NELLA COSTITUZIONE "Che sia allora un vero diritto per tutti e per tutte"

𝗟’𝗔𝗧𝗧𝗜𝗩𝗜𝗧𝗔’ 𝗦𝗣𝗢𝗥𝗧𝗜𝗩𝗔 𝗘̀ 𝗘𝗡𝗧𝗥𝗔𝗧𝗔 𝗡𝗘𝗟𝗟𝗔 𝗖𝗢𝗦𝗧𝗜𝗧𝗨𝗭𝗜𝗢𝗡𝗘. 𝗖𝗵𝗲 𝘀𝗶𝗮 𝗮𝗹𝗹𝗼𝗿𝗮 𝘂𝗻 𝘃𝗲𝗿𝗼 𝗱𝗶𝗿𝗶𝘁𝘁𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗽𝗲𝗿 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗲!

“𝐿𝑎 𝑅𝑒𝑝𝑢𝑏𝑏𝑙𝑖𝑐𝑎 𝑟𝑖𝑐𝑜𝑛𝑜𝑠𝑐𝑒 𝑖𝑙 𝑣𝑎𝑙𝑜𝑟𝑒 𝑒𝑑𝑢𝑐𝑎𝑡𝑖𝑣𝑜, 𝑠𝑜𝑐𝑖𝑎𝑙𝑒 𝑒 𝑑𝑖 𝑝𝑟𝑜𝑚𝑜𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑏𝑒𝑛𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟𝑒 𝑝𝑠𝑖𝑐𝑜𝑓𝑖𝑠𝑖𝑐𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙’𝑎𝑡𝑡𝑖𝑣𝑖𝑡𝑎̀ 𝑠𝑝𝑜𝑟𝑡𝑖𝑣𝑎 𝑖𝑛 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑒 𝑙𝑒 𝑠𝑢𝑒 𝑓𝑜𝑟𝑚𝑒”. Questo leggeremo da oggi nel nuovo ultimo comma dell’articolo 33 della Costituzione.

Con l’odierna votazione unanime alla Camera dei deputati, dopo i due passaggi del disegno di legge già avvenute in Senato, lo sport, o, meglio, l’attività sportiva, fa il suo ingresso nella Carta costituzionale.

L’utilizzo del verbo “riconosce” richiama la formula linguistica dell’articolo 2 della Carta, lasciando trasparire la visione dell’attività sportiva come realtà “pre-esistente”, in qualche modo “pre-giuridica”, di cui la Repubblica è chiamata a prenderne atto, dedicandole contemporaneamente tutela e promozione. Bene. Se possiamo affermare che lo sport sia da intendersi attività prodromica e necessaria alla realizzazione di diritti fondamentali è ragionevole ritenere allora che da oggi si possa parlare di un vero e proprio diritto allo sport costituzionalmente tutelato.

Un momento quindi, senza dubbio, di assoluta importanza, un momento storico, che evidenzia quanto l’interesse della persona a svolgere attività sportiva sia sancito come diritto inviolabile della persona. È quello che l’Uisp, di fatto, ha sempre chiesto in questi suoi primi settancinque anni di vita, lungo un percorso che, come ci piace dire, è partito nel 1948 ed sempre andato a braccetto proprio con la Costituzione.

Il Parlamento e il Governo lavorino allora, con rinnovato impegno, affinché una nuova cultura sportiva e motoria possa davvero contribuire a promuovere una società sempre più inclusiva e sostenibile, creando finalmente, a cascata, le condizioni normative e di risorse disponibili per sviluppare quella dimensione europea dello sport sociale sancita ormai da molti anni dall’Unione Europea. A ciò siano chiamati anche tutti gli enti costitutivi della stessa Repubblica, le Regioni, le Province, le Città metropolitane, i Comuni.

Attività sportiva, quindi, da intendersi diritto di cittadinanza di matrice europea, presidio di salute, democrazia, partecipazione, contrasto ad ogni forma di disuguaglianza e discriminazione.

Da oggi si alzi l’attenzione verso lo sport di base, gli organismi, le associazioni e le società sportive, praticanti, lavoratori e lavoratrici, volontari, tecnici, dirigenti. Decine e decine di migliaia di enti, e milioni di tesserati e tesserate, che in questi mesi continuano a misurarsi con le riforme della legislazione del sistema sportivo e del terzo settore, che continuano a chiedere supporto e semplificazioni, nuove opportunità.

Alcuni auspici, che mi auguro non continuino a restare meri sogni.

Che da domani lo sport possa essere davvero praticato a pieno titolo da tutti e da tutte, lo sport sia veramente accessibile, fruibile senza barriere fisiche, sociali ed economiche, per tutti e per tutte!

Che possano avere lo stesso valore, la stessa visibilità, gli stessi sostegni, sia lo sport di vertice, che seleziona per le medaglie, che lo sport sociale, quello slegato da ogni aspetto competitivo, quello dell’attività motoria, del gioco, della socializzazione, senza differenze!

Che possano avere la stessa rappresentanza le Federazioni sportive nazionali quanto gli Enti di promozione sportiva!

Che a partire dalla prossima Legge di Bilancio si possano trovare le coerenti ricadute alla modifica costituzionale oggi approvata!

Potrei continuare ancora, ma mi fermo qua.

Bene, quindi, al sì definitivo all’ingresso dello sport in Costituzione. Spero che si possa festeggiare presto!

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