Nell'articolo scientifico "Esplorare l'impatto dello sport sulla sostenibilità sociale: un caso italiano" si parla di sport, dell'impatto sulla sostenibilità e del bilancio sociale Uisp. Il contributo, al quale hanno collaborato due ricercatrici dell'Università Sant'Anna di Pisa, Nora Annesi e Chiara Vassillo, si è aggiudicato il secondo posto al Premio "Gigi Guglielmini", tra 167 contributi scientifici giunti da tutta italia. Il premio ha la finalità di centrare l'attenzione sull'attività strutturata di condivisione di conoscenze scientifiche , buone pratiche e evidenza del valore del volontariato, cercando di creare creando un connubio e un legame tra atenei e terzo Settore.
La consegna del premio “Gigi Guglielmini per il volontariato e la ricaduta di attività sulla comunità” si è tenuta lo scorso 28 dicembre a Torino, in modalità mista, presso Casa Arcobaleno.
“L'articolo che avevamo scritto e presentato alla selezione del Premio, riportava i risultati del bilancio sociale Uisp – dicono le due ricercatrici della Scuola Sant'Anna di Pisa, che da quattro anni collabora con l'Uisp per la realizzazione del bilancio sociale, sotto la guida del professore Marco Frey - in particolare abbiamo messo in luce l'analisi dei progetti fatta lo scorso anno e poi confluita nelle conclusioni. Siamo particolarmente soddisfatti per aver raggiunto questo risultato”.
La dottoressa Chiara Vassillo, presente al momento delle premiazioni, ha citato l'Uisp valorizzando in modo particolare l'impatto sociale dell'associazione nei confronti dei territori.
Il valore del Bilancio sociale Uisp per l'intera associazione e per la proiezione esterna che assume, era stato spiegato recentemente da Sara Vito, responsabile nazionale Bilancio sociale Uisp e transizione ecologica, in una intervista su Uispress : "Si tratta di un testo che riteniamo utile anche a fini comunicativi, per illustrare il nostro impegno nella promozione dello sportpertutti.La nostra bussola rimane la volontà di attuare i nostri valori fondanti e contribuire, attraverso le nostre progettualità ed attività, al raggiungimento degli obiettivi dell'Agenda 2030 dell'Onu " .
Il Premio è organizzato da Odv Casa Arcobaleno con il patrocinio della Fondazione Gruppo Abele e il patrocinio oneroso del Consiglio Regionale del Piemonte . All'Evento ha partecipato anche Jacopo Rosatelli, assessore alle Politiche sociali del Comune di Torino, portando i saluti della Città ed evidenziando il ruolo e il valore dell'associazionismo nel contesto urbano.
Tutti i contributi saranno pubblicati sulla rivista scientifica Rivista europea di volontariato e progetti di comunità. Una parte dei contributi è già consultabile nel numero dell'ultimo trimestre del 2023
Nella sezione “Articoli scientifici” del Premio Gigi Guglielmini, l'articolo al quale hanno contribuito Annesi-Vassillo si è classificato secondo con questo titolo: “ Esplorare l'impatto dello sport sulla sostenibilità sociale: un caso di studio italiano” . Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, La Sapienza di Roma. Nara Annessi, Chiara Vassillo, Massimo Battaglia, Marco Frey
Ecco l'abstract dell'articolo, in italiano e in inglese:
L'impatto dello sport sulla sostenibilità è stato esaminato attraverso varie dimensioni e la dimensione sociale di tale impatto è esaminata nelle iniziative Sport per lo Sviluppo e la Pace (SDP) a livello locale e comunità di paesi terzi. Mancano però i dati rilevati dalla letteratura riguardo le attività del terzo settore, è un aspetto critico che indebolisce l'intero settore nel valorizzare il proprio impatto sulla società. In questo contesto, concentrando gli sforzi di ricerca sul settore sportivo, il documento analizza l'impatto dell'organizzazione sportiva no-profit a livello nazionale e locale inquadrandone l'impatto nell'Agenda 2030. I risultati possono aiutare il management delle organizzazioni no-profit trarre profitto a costruire le proprie attività in linea con le priorità globali e valorizzare il loro impatto sociale. In effetti, questo aspetto può rafforzare la fiducia locale di queste organizzazioni in relazione all'impatto fornito.
Esplorare l'impatto dello sport sulla sostenibilità sociale: un caso italiano Nora Annesi: ricercatrice presso la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, Istituto di Management; Chiara Vassillo: collaboratrice di ricerca presso la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, Istituto di Management; Massimo Battaglia: Professore presso Università La Sapienza di Roma, Dipartimento di Economia; Marco Frey: Professore presso la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, Istituto di Management
L’impatto dello sport sulla sostenibilità è stato esplorato in varie dimensioni e la dimensione sociale di tale impatto è esplorata nelle iniziative Sport per lo Sviluppo e la Pace (SDP) nei confronti delle comunità locali e di paesi terzi. Tuttavia, la mancanza di dati rilevati dalla letteratura sulle attività del terzo settore, è un aspetto critico che indebolisce l’intero settore nel valorizzare il proprio impatto sulla società. In questo contesto, concentrando gli sforzi di ricerca sul settore sportivo, il documento analizza l’impatto delle organizzazioni sportive no-profit a livello nazionale e locale inquadrando il suo impatto all’interno dell’Agenda 2030. I risultati possono aiutare il management delle organizzazioni no-profit a costruire le proprie attività in linea con le priorità globali e a valorizzare il proprio impatto sociale. Infatti, questo aspetto può rafforzare la fiducia locale di queste organizzazioni in relazione all’impatto fornito. Parole chiave: impatto sociale; sport; senza profitto; obiettivi di sviluppo sostenibile; Sostenibilità
La commissione di valutazione è composta da rappresentanti di associazioni (Giuseppe Vernero, Presidente Croce Rossa Italiana – Comitato di Torino Odv, Paolo Bianciotto, Presidente Odv Casa Arcobaleno, Monica Reynaudo, Rappresentante Fondazione Gruppo Abele) e Università (Prof. Paolo Biancone, Prof. ssa Silvana Secinaro, Prof. Valerio Brescia Dipartimento di Management dell'Università degli Studi di Torino e Prof.ssa Maura Campra, Dipartimento di Studi per l'Economia e l'Impresa dell'Università del Piemonte Orientale) ha valutato i contributi in base a : 1. Capacità di promozione del volontariato, delle attività community-based o ricaduta sanitaria 2. Diffusione di buone pratiche sul territorio regionale e nazionale 3.Innovazione dei contenuti e della rappresentazione comunicativa 4.Rigore metodologico 5.Replicabilità dei risultati
“Tra i contributi scientifici più rilevanti – si legge nel comunicato diffuso dagli organizzatori del Premio Gigi Guglielmini - è possibile individuare temi emergenti quali ruolo della governance delle Fondazioni bancarie e le variabili che incidono sulla filantropia strategica, l'adozione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile in diversi settori come quello dello Sport e del Terzo Settore , delle Università e della microfinanza mostrando lo stato dell'arte e gli obiettivi che devono essere ancora sviluppati, la parità di genere e del riconoscimento degli studenti e delle studentesse trans nel contesto educativo della scuola e dell 'università con evidenza degli approcci manageriali adottati.
I poster ei protocolli evidenziano l'importanza di progetti specifici volti a incrementare l'inclusione e il benessere della popolazione come l'uso del fascicolo elettronico digitale nelle diverse regioni e l'analisi delle variabili che condizionano la conoscenza e l'utilizzo dello strumento, modelli di realizzazione e attuazione di cohousing in diverse città d'Italia per includere la popolazione LGBT+ e le variabili che incidono sull'utilizzo e l'utilità dei modelli, il progetto acute-pain service per la realizzazione di terapie antalgiche tra la popolazione.
Numerosi i report e le valutazioni d'impatto che portano all'attenzione della comunità temi di interesse generale da affrontare come quello dei NEET e dei percorsi di socialità nei contesti cittadini italiani, la valorizzazione economica e l'impatto degli Empori solidali, la sperimentazione di di bambole-robot e strumenti digitali per incrementare il benessere delle popolazione come terapia non farmacologica, l'inclusione di persone con disabilità nei contesti lavorativi grazie allo smart working, il ruolo delle cooperative sociali di tipo B nel reinserimento di soggetti svantaggiati nel contesto lavorativo come quello dell'alimentazione, percorsi di potenziamento assistenza e tutorato di studenti con limiti intellettivi e problemi adattivi realizzati, l'analisi degli impatti che il COVID-19 ha apportato sul contesto associativo, le competenze e gli approcci che sono cambiati e la necessità di intervento per sostenere il terzo settore con ricaduta sulle comunità di riferimento.
I bilanci sociali testimoniano invece nuove eccellenze in tema di valorizzazione delle attività di volontariato realizzate sul territorio che non trovano una valorizzazione diretta e un riconoscimento in bilancio e la valorizzazione di percorsi di integrazione di soggetti svantaggiati da parte del terzo settore con una valorizzazione diretta del risparmio apportato dalla cooperativa sul contesto di riferimento grazie all'inserimento e coinvolgimento di soggetti svantaggiati". (a cura della redazione nazionale Uisp, fonte: Odv Casa Arcobaleno).