In occasione del Natale 2023 è uscito “God Save the Stadiums”, edito da Urbone Publishing, scritto da Cristiano Cinacchio, ex dirigente di Sporting Casella e Avosso, e figura molto conosciuta all’interno del panorama del calcio dilettantistico genovese. Il libro è il terzo pubblicato da Cinacchio dopo “Il Diario delle Canchas Argentine” e “Bucarest – Tra Fotbal e Politica”.
Scopriamo di più sull’opera insieme all’autore.
Cristiano, dopo “Il Diario delle Canchas Argentine” e “Bucarest – Tra Fotbal e Politica” alla fine del 2023 è uscito “God Save the Stadiums” la tua terza opera letteraria. Presentala un pochino ai nostri lettori.
Ciao Paolo e grazie dello spazio che sempre mi concedi. Questo libro ritorna alla tematica del groundhopping a me tanto caro. Mentre “Bucarest” raccontava il calcio nella capitale rumena in ottica soio-culturale, con particolare interesse alle ingerenze della politica Ceauseschiana, qui ritorna la metafora del viaggio che tanto era piaciuta nel “Diario”. Un viaggio nel Regno Unito a visitare i templi calcistici e a raccontare le storie, le leggende ed i personaggi che ciascuno di essi porta con sé. L’idea era quella di creare un qualcosa a metà tra una guida al groundhopping (con indicazioni su come arrivare e paragrafi particolareggiati sulla storia e le caratteristiche di ogni stadio) ed un’opera di storytelling. Spero di esserci riuscito…
Nel Diario eri arrivato a raccontare le storie di 18 stadi argentini. In questo caso di quanti impianti stiamo parlando?
In questo caso parliamo di 45 templi, disseminati tra Inghilterra e Scozia. Ho diviso il libro in capitoli: Londra, il sud, le Midlands ed il Nord e la Scozia. In più c’è un ultimo capitolo, forse il più suggestivo, dove racconto la storia di 9 stadi che purtroppo non esistono più, ma che hanno fatto la storia del Football d’oltremanica.
Però… un gran bel numero! E come è stata la genesi di questo libro? Perché se già 18 stadi in 10 giorni, come raccontavi nel Diario, erano stati un tour de force, non posso immaginarmene 45…
Si chiaramente in una sola vacanza sarebbe stato proibitivo. Questo libro ha una genesi lunghissima. La mia prima visita a Londra in cerca di stadi è stata nel 2014, quindi possiamo dire sia durata 10 anni. Poi da quel momento sono spesso tornato in UK, visitando tutte le città raccontate nel libro. Nel 2020, quando uscì il Diario, la prima stesura era già pronta, ma ho sempre posticipato l’uscita perché continui sono stati i lavori di restyling, le modifiche e addirittura i traslochi in altre sedi da parte delle squadre britanniche. E poi qualche stadio non sono ancora riuscito a visitarlo, penso al St. Mary’s di Southampton o a Kenilworth Road, l’affascinante old Girl del Luton Town. Però, anche su insistenza del mio editore Urbone Publishing, abbiamo deciso di uscire in occasione di Natale 2023 e l’ultima aggiunta è stata quella di Newcastle e dei principali stadi scozzesi, che sono stati i protagonisti della mia vacanza 2023.
Qual è lo stadio più affascinante che hai visitato?
Se parliamo di fascino, certamente lo stadio più affascinante del Regno Unito non esiste più. Era Highbury, uno stadio bellissimo architettonicamente e teatro delle storie che la mia generazione ha potuto rivivere attraverso la penna di Nick Hornby. Oggi è rimasta solo la facciata a ricordarcene la bellezza, ma una volta scesi dalla metropolitana alla omonima fermata, il solo passeggiare per Highbury Hills, vedere i pub e i fish & chips con le insegne biancorosse, fa respirare un’aria particolare.
Tra quelli oggi in attività, cito ovviamente il Villa Park, un hotel di lusso in stile Vittoriano prestato al calcio, e personalmente amo andare a The Den, la “tana” del Millwall. Un po’ per tifo personale, un po’ per la storia della tifoseria e del luogo, molto particolari.
E invece il tour più bello al quale hai partecipato?
A questa domanda rispondo senza esitazione il tour del fu Macron Stadium (ex Reebox Stadium, oggi University Stadium) di Bolton. Eravamo gli unici partecipanti al tour ed un signore, già di una certa età, ha reso quello che doveva essere una visita formale in una sorta di chiacchierata sul club, durata quasi due ore. Ci ha aperto la porta di ogni sgabuzzino dello stadio, risposto ad ogni domanda ed addirittura ci ha portato in una postazione sopraelevata rispetto alle tribune, dove erano posizionate le telecamere, alla quale si accedeva tramite una passerella sospesa nel vuoto stile ponte tibetano. Interessantissimo e piacevole. Non sempre capita di vivere esperienze così complete, soprattutto laddove il turismo degli stadi è diventato un fenomeno di massa.
Bene, raccontaci un po’ delle storie che leggeremo nel tuo libro.
Ogni capitolo è dedicato ad uno stadio ed alla squadra che ne detiene la proprietà e vi si trova invariabilmente un paragrafo sulla storia del club ed uno su quella dell’impianto. Poi per ogni capitolo vengono narrate gesta di personaggi, partite, leggende e curiosità sulla storia del club. Si va da calciatori famosi che hanno legato il loro nome alla società ad altri magari meno conosciuti ma le cui gesta, per i propri supporter, sono considerate altrettanto gloriose. Leggerete di portieri che hanno concluso partite con il collo rotto, altri “dimenticati” sul campo in giornate di nebbia. Scoprirete che alla base dei moderni metodi di preparazione fisica utilizzati in Premier c’è un preparatore italiano. E poi anche storie tragiche come la strage di Hillsborough, turning point che ha portato il calcio inglese degli anni ‘70/’80 a quello che vediamo oggi, oppure il disastro aereo occorso al grande Manchester United di Duncan Edwards. E tantissime altre storie che valeva la pena raccontare.
E infine anche due tributi, verso due personaggi ai quali ero molto legato, e che ci hanno lasciato nel corso del 2023: Gianluca Vialli e Trevor Francis.
Per chi non vedesse l’ora di iniziare a leggerlo: dove è possibile acquistare il tuo nuovo libro?
E’ possibile acquistarlo sul sito dell’editore Urbone Publishing https://www.urbone.eu/products/god-save-the-stadiums-racconti-leggende-e-personaggi-da-45-stadi-del-regno-unito ma anche su Amazon e sulle più importanti librerie online, nonché in svariate librerie sul territorio.
Perfetto! Ora come sempre l’intervista non può che chiudersi con una domanda: per quale squadra fai il tifo in Inghilterra?
No one likes us, no one likes us No one likes us, we don't care! We are Millwall, super Millwall, We are Millwall from The Den!