Fra i mister papabili per una panchina per la stagione 23/24 c'è anche il nome di Marco Repetto, il "baffo" che compirà 70 anni ad agosto ma ha ancora tanto da dare al calcio dilettantistico genovese dall'alto della sua esperienza. Molti pensavano che seguisse Fabio Carletti a Sestri, in realtà la coppia si è, al momento, scissa, e Repetto è pronto ad accogliere nuove proposte, pur non dimenticando lo storico alter ego dei suoi ultimi 10 anni.
"Non vado a Sestri con Fabio, anche se qualcuno magari non lo sa o lo dava per scontato, e anche se spero ancora di andarci. Ma in ogni caso ho ancora voglia di allenare, e in alternativa mi piacerebbe un bel progetto, non ne faccio una questione di categoria o di zona geografica, cerco solo persone serie, e ce ne sono sempre meno purtroppo in questo mondo, per una nuova esperienza sia da primo allenatore che da secondo".
Repetto non nasconde un po' di rammarico per non aver potuto seguire Carletti a Sestri:
"Mi dispiace non essere stato preso in considerazione dopo 10 anni di connubio con Fabio, penso che avrei potuto dare ancora qualcosa con la mia esperienza. Mi sarebbe piaciuto andare a Sestri perchè è li che ho iniziato, è li che vivo e lavoro, avrei voluto finire dove ho cominciato, dove ho dato i primi calci e ho fatto tutta la trafila. Inoltre sono un po' deluso dall'ultimo anno e mezzo per alcune situazioni che non mi sono piaciute, ma non è colpa di Fabio... Ma ora guardo avanti. A Pra' comunque ho lasciato il cuore dopo aver allenato tre anni la giovanile dal 99 al 2002 e la prima squadra dal 2005 al 2007 e dal 2018 ad ieri con Carletti....".
Marco Repetto, 70 anni ad agosto, ha iniziato ad allenare nel 1984 al Sestri Acciai in Seconda Categoria, poi ha avuto una panchina ininterrottamente in tutte le stagioni tranne la 98/99. Andando a ritroso, e in ordine sparso, le sue squadre sono state Praese, Sampierdarenese, Certosa, Via Acciaio, Borgoratti, Pegliese, San Fruttuoso, Gaviese, Cogoleto, Marassi.
Perchè una società dovrebbe scegliere Marco Repetto oggi?
"Chi mi conosce, sa chi sono e come alleno, a chi non mi conosce dico che dalla promozione in giù posso mettere a frutto tutta l'esperienza possibile accumulata in anni di carriera. Oggi il rammarico maggiore è quello di non poter andare avanti con Fabio Carletti, ma gli auguro il meglio, sono sicuro che farà bene e spero ancora di collaborare con lui in un futuro non troppo lontano".
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