Serie D - 04 settembre 2024, 11:50

LAVAGNESE Stefano Compagnoni: "Pronti per riaprire un altro ciclo in questa categoria"

Il patron bianconero applaude il lavoro di Croci e Nicolini e guardandosi indietro ha un solo rimpianto: "Ventidue anni di Serie D sono un'impresa, peccato per quei playoff persi a Cosenza..."

LAVAGNESE Stefano Compagnoni: "Pronti per riaprire un altro ciclo in questa categoria"

Stefano Compagnoni ha compiuto da poco 80 anni. Di cui più di un quarto dedicato a costruire il "giocattolo" Lavagnese. Una società, una squadra che per lui è diventata quasi una seconda famiglia, o per dirla tutta la sua "famiglia" vista la presenza dei parenti stretti nella gestione e organizzazione della società.

Presidente, 26 anni complessivi di presidenza, un bilancio?

"Questo è il mio 22° esimo di Serie D a cui sommiamo i primi tre anni dalla Prima all'Eccellenza e l'anno di Purgatorio di due stagioni fa. Diciamo che sono invecchiato con la Lavagnese addosso, ho compiuto da poco 80 anni, e in tutti questi anni ho lavorato con tutti i vari staff per il bene di questa società, non avendo mai fatto pazzie. Parliamoci chiaro, la Lavagnese non ha il campo nè la struttura per andare in Serie C, oggi come oggi pensare di arrivare nei professionisti è diventato ancora più difficile, il Sestri ci è riuscito lavorando molto bene, è riuscito ad adeguare la struttura anche grazie a un finanziamento regionale e sta facendo qualcosa di grande. Penso che per noi sia molto difficile pensare un futuro del genere, ma devo dire che i miei "eredi" stanno lavorando molto bene".

In particolare Compagnoni vuole elogiare l'operato di Croci e Nicolini_

"Andrea e Giacomo stanno facendo un lavoro enorme, sia come prima squadra che come settore giovanile, abbiamo abbellito lo stadio, abbiamo trovato allenatori ancora più bravi che hanno una grande voglia per il nostro vivaio, abbiamo superato i250 tesserati cosa che ci riempie di orgoglio. Ora si punta a mantenere di nuovo la categoria e riaprire un altro ciclo speriamo lungo quanto il precedente".

La prima squadra ha un nuovo mister, Giorgio Roselli:

"Senza nulla togliere al grande lavoro di Alberto Ruvo, penso che Roselli, che si porta dietro una grande esperienza anche nei professionisti, sia un valore aggiunto per la nostra squadra, e si inserisca perfettamente nel solco dei grandi allenatori della Lavagnese del passato, da Maselli a Celestini a Dagnino, ovvero coloro che ci hanno portato a raggiungere questi livelli, addirittura insperati".

Soddisfatto della rosa costruita?

"Abbiamo operato bene sul mercato, peccato aver perso Costa per un infortunio più grave del previsto, pare sia il crociato, peccato perchè è un attaccante molto bravo, ora vedremo se intervenire ulteriormente. L'obiettivo è provare a stare vicino ai vertici, ma ci sono squadre con un parco giocatori molto forte, con cui non possiamo competere. Diciamo che sarei contento di non tribolare e magari restare nella parte sinistra della classifica".

Guardandoti indietro hai qualche rimpianto?

"L'entusiasmo c'è ed è quello di sempre. Se proprio devo dirti un cruccio, penso a quando abbiamo fatto i playoff a Cosenza e siamo arrivati vicini a vincerli, sbagliando un rigore all'ultimo. In quel momento la C poteva essere un traguardo abbordabile, oggi come oggi la vedo invece molto dura. E poi abbiamo avuto molta sfortuna nell'anno dell'ultima retrocessione, eravamo a un passo dal record nazionale di 22 anni consecutivi in D. Ma va bene cosi, abbiamo già fatto e stiamo facendo tantissimo".

 

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