MATTEO GIACOBONE "I miei modelli? Ibra e... Giacobone! E succo d'ananas al posto della birra"

1- Ho già espresso i miei 4 desideri alla squadra. Sanno cosa dobbiamo fare.

2- Mi aspetto una stagione difficile nella quale dovremo lavorare duramente ogni settimana.

3- Non riesco ad immaginare una vita senza calcio. Ma se non fosse esistito ne avrei scelto uno qualsiasi in cui poter essere competitivo e litigare con gli avversari.

4-La cosa che mi rende più orgoglioso della mia “carriera” sono le amicizie e i rapporti umani creati e mantenuti negli anni. Non credo che un giorno sarò ricordato dagli avversari per la mia simpatia in campo, ma sono certo che nessuno si ricorderà di me per un brutto intervento o qualcosa di fisicamente sleale. Quindi, ad oggi, nessun rimorso.

5- Ho scelto questo sport perché volevo essere un centravanti come mio papà. Lo andavo a vedere giocare e speravo un giorno di poter indossare anche io la maglia numero 9. Smetterò quando non riuscirò più ad avere una squadra talmente forte che possa permettersi di sopportare un paracarro in attacco.

6- Partiamo dall’unica certezza: succo d’ananas al posto della birra.

7- Il giocatore più forte con cui ho giocato è senza dubbio Stefano Venturelli.

8- Il calcio nel medio/lungo periodo è uno sport fortemente democratico: ti restituisce in base a quanto tu dai a lui, in termini di talento ma soprattutto sacrifici. Io ad oggi sono certo di aver ricevuto tantissimo, ma so bene che questo “tantissimo” me lo sono andato a prendere attraverso grandi sacrifici.

9- “Esclusivamente” mai.