GABRIELE MARRALE "Il calcio per me era lo sport più bello del mondo, ma il business lo ha rovinato"

1. Ovviamente una vittoria nella partita importantissima che ci aspetta domenica.

2. ⁠Dalla mia squadra mi aspetto una stagione importante sotto tutti i punti di vista, abbiamo i mezzi per farlo. A me stesso invece chiedo di cercare di segnare più gol possibili.

3. ⁠Non ce n’è uno in particolare, ogni tanto mi piace giocare a ping-pong, quindi ti dico quello.

4. ⁠Come gesto tecnico ti dico il gol di tacco che ho fatto l’anno scorso all’Akragas, simile a quello di Roberto Mancini e invece non ce ne sono cose che non rifarei… rifarei tutto quello che ho fatto fino ad ora.

5. ⁠Ho scelto il calcio perché era lo sport più bello del mondo, ti dico “era” perché questo sarebbe un motivo per quale smettere, perché hanno rovinato lo sport più bello del mondo, ora è solo un grande business dove va avanti e arriva  chi ha le giuste conoscenze, chi è raccomandato o chi è “figlio di”… non c’è meritocrazia e questo è uno dei motivi per il quale smetterei di giocare.

6. ⁠Finale di Champions della Sampdoria allo stadio, grazie. L’ha vissuta mio padre quella di Wembley, spero un giorno di poterla vivere anche io.

7. ⁠Il giocatore più forte con cui ho giocato è sicuramente Cristian Llama l’anno scorso all’Akragas, ha fatto la serie A con Catania e Fiorentina, penso che basti dire solo questo.

8. ⁠Al calcio purtroppo ho dato molto di più rispetto a quello che ho ricevuto. Ad oggi se posso fare un bilancio, in base a quello che ho dato al calcio posso dire che indietro mi è tornato veramente pochissimo, quasi nulla.

9. ⁠Partendo dal presupposto che prima di tutto è una passione, però non sono una persona ipocrita e quando ti trovi in categorie come la Serie D, soprattutto a 20 anni, punti a farlo come lavoro magari salendo di categoria, quindi è normale che un ragazzo punti a guadagnare più soldi possibili.