ANDREA PITTALUGA "Venturelli un fenomeno, vorrei giocarci accanto.. Messi e Cilia i miei modelli"

1- PER IL TUO COMPLEANNO CHE REGALO VORRESTI DALLA TUA SQUADRA ?

Semplicemente che ognuno di noi continui a venire al campo con la stessa voglia e la stessa fame di fare bene come fatto finora.

2- COSA TI ASPETTI DA QUESTA STAGIONE CALCISTICA ?

Abbiamo un obbiettivo, con sacrificio e impegno lo possiamo raggiungere. Siamo una squadra forte e ne siamo consapevoli, l’importante è non mollare mai e dare tutto fino all’ultimo. Pensiamo partita per partita e poi a fine campionato vedremo dove saremo. 

3- SE NON AVESSI GIOCATO A CALCIO O SE NON FOSSE ESISTITO IL CALCIO, CHE SPORT AVRESTI FATTO?

Non ne ho idea, per me il calcio è tutto fin da quando ero bambino.

4 – L'EPISODIO O IL GESTO TECNICO O UMANO DI CUI VAI PIU' FIERO NELLA TUA CARRIERA FINORA, E QUELLO CHE INVECE NON RIFARESTI

Un’emozione inspiegabile è la doppietta alla prima partita 8 mesi dopo l’operazione al ginocchio quando ero più giovane. È stato come mettere fine a un incubo e voltare pagina.  Nessun episodio invece che rimpiango, rifarei tutto in campo. Forse, tornando a quando ero più giovane, prenderei qualche decisione diversa sulla mia “carriera”.

5- COSA TI HA SPINTO A SCEGLIERE QUESTO SPORT DA BAMBINO, E COSA INVECE TI POTREBBE CONVINCERE A SMETTERE?

Non c’è un motivo specifico che mi ha portato a giocare a calcio, è stato tutto improvviso. Smetterò quando non sentirò più quel fuoco che ho dentro ogni volta che scendo in campo.