Altri sport - 07 novembre 2024, 19:36

IL RITORNO DI MASSIMO PEDERSOLI

IL RITORNO DI MASSIMO PEDERSOLI

Genova ha accolto il ritorno di Massimo Pedersoli e lo ha fatto stamane a Palazzo Tursi.

“Il ritorno alla quotidianità è stato più complicato del previsto”, è la riflessione che ha fatto in camminatore solidale ad una manciata di giorni dal suo rientro. Ha tagliato barba e capelli, il metro dei lunghi mesi trascorsi a camminare da Genova a Capo Nord, dove è arrivato dopo aver percorso 6560 chilometri in 234 giorni, sette stati europei attraversati e tre paia di scarpe consumate.

È partito a piedi il 14 gennaio 2024 da Pra’, quartiere genovese dove vive, sentiero E1 e lo ha chiamato cammino Superbo perché oltre all’impresa sportiva c’è che Massimo parla di autismo.

Ed è questo che lo rende unico, il progetto sociale: promuovere una maggiore consapevolezza sull’autismo e raccogliere fondi per un percorso di psicomotricità per bambini con disabilità che si svolge nelle piscine I Delfini.

“Ancora non mi rendo conto di quello che ho realizzato” – prosegue– “questo viaggio fortemente voluto nell’anno in cui Genova è capitale Europea dello Sport come valore aggiunto che fa la differenza. In questi mesi ho raccontato sui miei canali social l’impresa: ho voluto, per scelta, concentrarmi nel raccontare solo sugli aspetti belli del viaggio, tralasciando le difficoltà, che ci sono state, superate anche grazie all’umanità e alla solidarietà che ho incontrato e a tutte le persone che mi hanno fatto sentire il loro sostegno.”.


“Abbiamo seguito, chilometro dopo chilometro, il cammino di Massimo Pedersoli facendo il tifo per lui e, siamo felici di potergli dare il bentornato celebrando la sua impresa qui a Palazzo Tursi, la casa dei genovesi” - afferma l’Assessore allo Sport ed al Turismo del Comune di Genova, Alessandra Bianchi – “La sua iniziativa ha sposato pienamente i valori che, con il progetto come Capitale Europea dello Sport, ci siamo impegnati a promuovere. Ringrazio Massimo perché, con “E1VVAI, Un cammino superbo”, si è posto l’accento anche sulla rete sentieristica della nostra città valorizzando così anche tutte le attività legate all’outdoor di cui Genova è regina con i suoi numerosi percorsi escursionistici ideali per coltivare e promuovere stili di vita più sani, attivi e consapevoli”.


Da quando Massimo è partito sono diventate tante le famiglie che hanno scelto il Progetto Goccia dopo Goccia, quasi trenta, e anche per questo motivo la raccolta resta aperta per tutto il 2024 e la cerimonia di consegna del ricavato avverrà in occasione del Trofeo di Nuoto G.S. Aragno, in programma dal 17 al 19 gennaio prossimi.

E se le gambe, in questo momento, sono ferme la mente ed il cuore di Massimo stanno già pensando al prossimo cammino: Svezia in estate e il grande viaggio, da Pra’ a Pechino ancora per parlare di autismo e per andare a trovare i nipotini.

“Tutti insieme abbiamo dato un segnale forte e importante” – conclude Massimo – “e le famiglie hanno risposto, si sono sentite meno sole, perché dai loro racconti abbiamo capito quanto sia difficile trovare risposte e sostegno. Ma non è finita, stiamo preparando un calendario per questo ultimo sprint della raccolta fondi: aiutateci ad aiutare”.

Massimo Pedersoli sarà tra i testimonial della nona edizione del Convegno di Medicina dello Sport organizzato dal cardiologo Cristiano Novelli il 7 dicembre al Mercure Genova San Biagio, per raccontare di cosa possono fare insieme testa, cuore e muscoli.

Nella Sala Giunta Nuova di Palazzo Tursi a celebrare il Cammino Superbo c’erano: Paola Pesce Maineri assessore allo sport del Municipio Ponente, Marco Ghiglione direttore dell’Acquacenter I Delfini di Pra’, Gianluigi Durante Centro Il Cucciolo, gli amici di Monte Gazzo Outdoor, la tipografia Abaco che sta preparando il calendario, la cui vendita andrà a incrementare la raccolta fondi e che sarà acquistabile anche in tutti gli sportelli Iat del Comune di Genova.

Un ringraziamento, a distanza all’Associazione L’amore é, a Gabriele Casalino nutrizionista, Matteo Vinacci fisioterapista, Filippo Bergia personal trainer, e Biomoto.


SU