Da una parte un allenatore senza squadra, dall’altra una squadra (quasi) senza allenatore. Perché non provare a combinare questi due elementi per trovare una soluzione ai problemi di entrambi?
Deve essere questo che ha pensato la dirigenza del Grifone, sul punto di recidere il contratto con il commissario tecnico Gilardino, prendendo in mano il telefono per chiamare Patrick Vieira!
Un allenatore e una squadra … nel pallone
Facciamo un passo indietro, anzi due.
Il primo passo ci porta al 18 luglio di quest’anno, in Alsazia, per la precisione a Strasburgo, quando il Racing Club esonera mister Vieira con risoluzione consensuale dell’accordo, dopo solo un anno di panchina e ben due anni prima della scadenza pattuita del contratto.
La stagione 2023-2024 per il R.C. Strasbourg non ha dato i risultati sperati: una fase preparatoria insufficiente ha fruttato solo un tredicesimo posto per una squadra che puntava almeno al successo del 2021-22, quando era riuscita a posizionarsi al sesto posto; da qui, la decisione di sostituire il campione del mondo 1998.
Il secondo passo ci riporta in Liguria e alla stagione in corso: il Genoa, nelle prime dodici giornate, totalizza solo 10 punti, con due vittorie, quattro pareggi e sei sconfitte. Un solo punto dalla zona retrocessione. Occorre una svolta e, come spesso capita nel calcio, quella dell’allenatore è la prima testa a saltare.
Ne fa, dunque, le spese Gilardino e al suo posto – la conclusione è, a questo punto, scontata – arriva Patrick Vieira, finalmente in rossoblu.
Il passato di Vieira: dalla Ligue 1 alla nazionale
Il passato da calciatore di Patrick Vieira è noto grosso modo a tutti. Classe 1976, professionista dal 1993, veste la maglia del Cannes, prima di approdare nel 1995 al Milan di Capello, a fianco di campioni come capitan Baresi, Weah, Baggio, van Basten, Costacurta, …
Dopo un lungo periodo all’Arsenal (dal 1996 al 2005), Vieira torna in Italia: prima alla Juve (per la stagione 2005-06) e poi all’Inter (fino al 2010). Conclude la carriera al Manchester, ma nel frattempo Patrick si fa conoscere a livello internazionale con la maglia dei bleu campioni del mondo nel 1998 e campioni d’Europa nel 2000.
La sua carriera da allenatore inizia dove si conclude quella da giocatore: al Manchester, inizia sulla panchina delle giovanili, poi si occupa delle riserve e infine della squadra Under 19.
Nel periodo compreso tra il 2015 e il 2018, attraversa l’Atlantico per la sua prima panchina nella massima serie (per la precisione, nella Major League) al New York City. Il ritorno in Europa lo vede dapprima al Nizza (2018-2020) e poi al Crystal Palace (Premier League), per arrivare al già citato Strasbourg e, infine, al Genoa.
Gli esordi di Vieira a Genoa: quattro punti in due partite fanno ben sperare
Il primo Genoa targato Vieira scende in campo a Marassi contro un Cagliari particolarmente ostico; nemmeno il meteo sembra voler sorridere al futuro dei rossoblu, dato che una pioggia insistente cade per tutto il tempo. E che dire dell’arbitro? Fischia ben due rigori estremamente dubbi a favore dei sardi che condizionano tutto il match.
Alla fine, il Genoa se ne esce con un pareggio per 2-2, forse anche grazie al cambio di schema deciso sin da subito dal neo mister: con il 4-3-3 di Vieira, Zanoli gioca davanti a destra, Miretti riveste il ruolo di ala sinistra, mentre Sabelli rinforza la difesa.
Evidentemente, il nuovo mister sa incutere fiducia e, nel complesso, la squadra si mostra serena e capace di un bel gioco.
Ma è ad Udine che il Genoa di Vieira riesce a dare il meglio di sé, aiutato anche dall’espulsione del bianconero Touré dopo solo quattro minuti di gioco, da un goal di Pinamonti e da un’autorete di Giannetti su tiro di Zanoli, che si era portato pericolosamente in area palla al piede.
Al triplice fischio finale, il “nuovo Genoa” ha messo da parte tre punti fondamentali, portandosi a +3 dal Como, primo della zona retrocessione.
Anche questo risultato concorre a rialzare il morale delle truppe, ora pronte alle prossime importanti sfide di campionato: dopo i pareggi con Torino e Milan, prima della fine dell’anno, arriverà a Marassi il Napoli, mentre i rossoblu andranno alla Computer Gross Arena per sfidare l’Empoli. I tifosi e gli appassionati di scommesse sportive potranno puntare sui rossoblu grazie alle piattaforme dei bookmakers non AAMS disponibili per i giocatori italiani.
E ora? L’incognita Balotelli
Patrick e Super Mario si conoscono da tempo: hanno militato assieme per ben tre stagioni con la maglia nerazzurra, per ritrovarsi poi al Manchester City nel campionato 2010-11. Ma i 14 anni di differenza d’età, uniti a caratteri e maturità opposte, non hanno permesso ai due di stringere particolarmente, nemmeno come compagni di squadra.
Ad un certo punto, poi, quando Balotelli veste la maglia del Nizza, arriva sulla panchina dei francesi proprio Vieira. Mario è, come di consueto, esuberante e poco incline al rispetto delle regole e questo è difficile da accettare per qualsiasi allenatore; a maggior ragione, per qualcuno come Vieira, estremamente “quadrato” nel suo modo di pensare, giocare e, ora, gestire la squadra.
Ed accade quindi che il mister decida di sostituire nel corso di un incontro con il Guingamp proprio l’attaccante italiano. Balotelli reagisce … alla Balotelli, mentre Vieira non si scompone e giustifica la propria scelta sostenendo l’incapacità di Mario di adattare la propria mentalità di gioco allo spirito di squadra collettivo tipico del calcio.
Su queste premesse, sarà in grado il neo allenatore del Genoa di integrare Balotelli nella squadra e di consentire all’attaccante di dare il meglio di sé, per il bene della squadra?