1 – Come arrivate a questa finale di Coppa dopo la sosta natalizia?
Arriviamo nel miglior modo possibile: riposati, rinvigoriti dai risultati di fine anno solare e anche con l’infermeria un pizzico più vuota.
2 – Quanto tenete a questo trofeo, anche in ottica della fase nazionale, in parallelo al vostro campionato?
L’obiettivo della nostra società è di creare una mentalità vincente che possa durare nel tempo. Il percorso è lungo e tortuoso ma arrivare a giocare partite come questa velocizza in maniera importante questo processo. Per questo, e per regalare un altro successo alla nostra proprietà, ci teniamo moltissimo.
3 – Parlando proprio di campionato, un giudizio sul vostro girone di andata a una giornata dal termine
Siamo terzi in classifica, a tiro di due squadre straordinarie come Celle e Rivasamba. Il percorso non è stato lineare, e di questo dobbiamo prenderne atto e lavorarci, ma non dimentichiamoci mai da dove siamo partiti per arrivare a questo punto. Dobbiamo essere fieri di quello che abbiamo fatto ed essere affamati ed avvelenati per porsi nuovi obiettivi con la giusta maturità.
4- Il vostro avversario: in campionato finì 1-0 , gol di Dominici. Che cosa vi ha insegnato quella riguardo ai vostri rivali della finale
Conosciamo il valore dei nostri avversari. Sono stati plasmati negli anni da un modello del nostro calcio che tutti dovrebbero prendere da esempio, ovvero Beppe Maisano. Con tutto il rispetto per il suo successore l’unico rimpianto di questa giornata sarà quello di non poterla condividere con lui.
5 – Se potessi togliere un uomo alla squadra avversaria, chi toglieresti
Cesare Dondero: un portiere che senza la regola del giovane, che penalizza particolarmente il ruolo, avrebbe giocato comodamente in Serie D per tutta la sua carriera.
6 – Nella tua carriera, questo è uno degli appuntamenti più importanti, o ne ricordi altri simili in altre società o in altri ruoli?
Stagione 2013/2014, Albenga-Millesimo: la vittoria del primo campionato è un qualcosa che sarà impossibile da dimenticare. Da li in poi, per motivi diversi, non mi sono mai goduto a pieno le partite decisive delle mie squadre. Spero di riuscirci proprio lunedì.
7 – Rispetto a una partita di campionato o di altre competizioni più lunghe, come si prepara questa gara secca? Sia a livello psicologico che a livello tecnico-tattico
Dal punto di vista psicologico non si preparano: tutti conosciamo l’importanza della partita e non vediamo l’ora che sia lunedì.
8 –L’Eccellenza di quest’anno: rispetto alle precedenti stagioni appare un campionato più combattuto, senza una squadra in fuga, ma tante che possono inserirsi nella lotta al vertice. Come giudici il livello del girone, soprattutto a livello tecnico e di valori assoluti delle varie rose.
Il livello negli anni si è abbassato ed è inutile negarlo. Le motivazioni sono semplici: le squadre liguri negli ultimi anni hanno fatto campionati di primo livello in Serie D e l’assenza di retrocessioni dalla D ha svuotato il campionato delle big che hanno sempre dominato l’Eccellenza. Questo ha permesso a diverse società, come ad esempio la nostra, di poter velocizzare un percorso di crescita che nella normalità delle cose avrebbe dovuto essere più lungo.
9- La finale di Coppa apre il nuovo anno, poi ci si rituffa nel campionato: pensi che il risultato nel bene o nel male possa condizionare il vostro prosieguo di stagione soprattutto a livello psicologico?
Penso che il risultato possa condizionare l’umore del nostro lunedì sera. Da martedì speriamo di poterci mettere alle spalle una bella vittoria e proseguire al meglio nel percorso in campionato.
10- Come si vince questa partita e che tipo di partita ti aspetti
Vincerà chi riuscirà a non farsi coinvolgere troppo emotivamente dall’importanza della partita. Per il resto si affronteranno due squadre forti che, sono sicuro, metteranno in mostra un bello spettacolo
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