Acceso botta e riposta fra Alessandro Masu, attuale presidente della Sanremese, e Marco Delgratta, ex patron matuziano. Nelle ultime ore sulle pagine del portale locale sanremonews.it i due imprenditori hanno espresso il loro punto di vista sulla situazione della società matuziana, senza risparmiarsi vicendevolmente critiche.
Partendo dall'esclusione dell'Albenga dal campionato di Serie D, Alessandro Masu ha affermato: "Nel calcio esistono due tipi di società: quelle gestite da persone con tornaconti non troppo trasparenti oppure con a capo imprenditori più o meno bravi ma comunque riconoscibili. Sta a loro, ogni anno, spendere circa un milione di euro per mantenere la propria squadra, a patto però che sia tutto alla luce del sole e con contratti pienamente regolari. Quando sento club parlare di budget decisamente inferiori, qualche dubbio effettivamente mi sorge...".
Sulla presunta situazione debitoria della Sanremese, Masu ha dichiarato: "Il debito totale ammonta a circa 700.000 euro, di cui 500.000 già rateizzati, e ci sono delle motivazioni precise, non riconducibili a una cattiva gestione nostra. Nel bilancio del 30 giugno 2021 abbiamo ereditato passività per 240.000 euro, più 10.000 di sanzioni, dalla precedente gestione Del Gratta. Altri 250.000 euro vanno aggiunti per le spese progettuali relative all'Arena Sanremo e a Pian di Poma, senza dimenticare gli 80.000 euro di utenze, non pagate al Comune dalla precedente dirigenza, a cui abbiamo dovuto far fronte noi".
Sul futuro della Sanremese: "Di certo non la farò fallire e non la lascerò in mano a dei banditi. Non lo faccio per due motivi: in primis, mi reputo una persona seria, e inoltre abito a Sanremo con la mia famiglia, che crede nel mio progetto sociale e sportivo. Per quanto riguarda un'eventuale cessione, posso dire che nessun soggetto serio è venuto a bussare alla nostra porta".
LEGGI QUI L'INTERVISTA COMPLETA DI MASU
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LEGGI QUI L'INTERVISTA COMPLETA DI DELGRATTA
Non si è fatta attendere la replica di Marco Delgratta, che sempre sulle pagine di sanremonews.it ha dichiarato: "“Ho letto dichiarazioni molto fantasiose ma, oggettivamente, Masu da un anno e mezzo ha molta fantasia: all’inizio in città ci strappava grandi sorrisi, ora sta diventando un grillo parlante fastidioso"....
Delgratta poi ha aggiunto: "“Io davvero non mi spiego la necessità di Masu di parlare sempre di me. Vi giuro che non me lo spiego, qualcuno dovrebbe chiederglielo. Ricorda quegli anti-eroi dei romanzi o dei film che per avere un senso nel mondo hanno bisogno di crearsi un nemico. Io vivo serenamente la mia vita ma, puntualmente, devo essere molestato dai suoi continui riferimenti offensivi sulla stampa e sui post".
Sulle strutture sportive in città Delgratta ha commentato: "“Si dice che la città dei fiori non abbia le strutture – risponde - ma questo non è vero perché ci sono altre città messe decisamente peggio, tenuto conto anche delle difficoltà morfologiche che ci sono. Se uno vuole andare in C si può fare e il comune è sempre intervenuto, ma se vogliamo fare uno stadio da migliaia di persone sappiamo che è impossibile”.
Infine su un suo possibile ritorno a Sanremo e su un futuro approdo della società nei professionisti: “Non con questi debiti, che li risani chi li ha provocati… bisognerebbe costituire una nuova società. La situazione attuale della Sanremese è fallimentare ma si potrebbe rifare tutto, o partendo dal basso oppure acquistando un altro titolo sportivo”.... "Per andare nei professionisti il problema di fondo è quello di far unire le forze tra diversi imprenditori. Uno da solo in provincia di Imperia non può a meno che non si chiami Walter Lagorio o se arriva un oligarca russo o un petroliere arabo. Io ho sentito più volte parlare Masu di Serie B ma con un fatturato come il suo è oggettivamente impossibile”.